Il mondo di Alessandro Martellotta nasce dal nulla ma come ogni evento contiene in se stesso una necessità di espressione.
Questa espressività si origina da figure primitive che si costruiscono per somma o sottrazione, da strutture uniformi, da rotazioni e da più complesse funzioni matematiche. Ogni soggetto proposto è incluso quindi in uno stato di necessità matematica ma nel contempo gode del privilegio dell'arte di modificare a proprio piacimento la propria evoluzione.
Le opere di questo giovane si evidenziano per l'alone di silenzio che, nonostante la presenza numerosa di personaggi o di elementi riconducibili all'opera dell'uomo, pervade il tutto. Potremmo fare un riferimento alla metafisica, ma in realtà le opere esposte contengono un particolare accento di novità,
che le identificano come proprie del nostro mondo contemporaneo.
L'artista propone alcune immagini dove le pulsioni primordiali della sessualità sono suggerite senza essere dette, per cui contengono una continua possibilità di diverse chiavi di lettura, come per ogni altro soggetto.
Il colore "smaltato", una serie di riflessi sui corpi e sulle onde del mare accentuano la vivezza e la fantasia di questo mondo virtuale che per certi aspetti suggerisce la possibilità di infiniti altri mondi creati dalla fantasia.

Aldo Pancheri