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Alessandro Minoggi – glamourable
Nuova personale all’Abnormal gallery per l’artista milanese Alessandro Minoggi
Comunicato stampa
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Nuova personale all’Abnormal gallery per l’artista milanese Alessandro Minoggi.
Nella particolare e suggestiva galleria-bar di via Bonghi saranno presenti nove opere eseguite tra il 2005 e le prime settimane di quest’anno.
Rilevante la nuova, mastodontica (2 metri per 4) versione del quadro “lotta di classe orizzontale” in cui numerosi ragazzi si scontrano fisicamente per il loro stile diverso nel vestire che spesso (anche se a parità di prezzo e status) è il solo fattore che differenzia le genti nelle loro appartenenze politiche e sociali.
Dice a proposito di quest’opera l’artista:”La lotta di classe impone il disprezzo ed il conflitto tra ceti diversi per estrazione sociale, in una scala piramidale o verticale, tra differenze radicate e create nel tempo, tangibili e reali. Nella società attuale, raramente esistono reali differenze, solo divergenze che nascono e/o contribuiscono ad alimentare un sistema che sfoga la propria frustrazione, assente un reale nemico, in ciò che può rivestirne, se non altro, l’aspetto. Non è una questione esclusivamente politica, la mia attenzione è portata a riflettere su un “nuovo” concetto di nemico necessario: una persona o un ideale del tutto simile a noi stessi nella sostanza, che differisca unicamente nello strato più superficiale dalla forma attigua”.
A quest’opera si affiancano il già noto “Livea”(2005) e una serie di sette quadri che danno il titolo alla mostra: “glamourable.”.
Questa serie si propone come campione ideale della bellezza artificiosa (o artificiale) proposta dalle riviste glamour, prendendole come esempio di un’estetica che, secondo l’artista “crea una discendenza diretta con la storia dell’arte e le sue chiavi più ovvie e bellissime”. Questi quadri riproducono immagini selezionate all’interno di un centinaio di riviste collezionate negli ultimi tre anni dall’artista, con un criterio assolutamente personale ma metodico: “sfogliando queste riviste, alla velocità di circa 180 pagine al minuto, ho selezionato tutte le immagini che fermavano il mio sguardo per più di quel terzo di secondo di attenzione che mi ero imposto. Dalle circa 40 immagini selezionate, ho scelto, con lo stesso criterio precedente, le sette immagini che sarebbero diventate le opere che avrei presentato. Il tentativo è quello di creare un microcosmo di immagini che, per scelta e accostamento, potessero creare un piccolo campione significativo di ciò che, secondo me (e spero non solo), possa rappresentare al meglio la bellezza oggi, individuata nell’unico terreno coerente a quest’idea che conosco: il costume. Fuori da un estetica “colta”(spesso troppo reazionaria e legata ad usi troppo lontani dai miei 26 anni) trovo il meglio della bellezza e del fascino contemporanei”.
Nella particolare e suggestiva galleria-bar di via Bonghi saranno presenti nove opere eseguite tra il 2005 e le prime settimane di quest’anno.
Rilevante la nuova, mastodontica (2 metri per 4) versione del quadro “lotta di classe orizzontale” in cui numerosi ragazzi si scontrano fisicamente per il loro stile diverso nel vestire che spesso (anche se a parità di prezzo e status) è il solo fattore che differenzia le genti nelle loro appartenenze politiche e sociali.
Dice a proposito di quest’opera l’artista:”La lotta di classe impone il disprezzo ed il conflitto tra ceti diversi per estrazione sociale, in una scala piramidale o verticale, tra differenze radicate e create nel tempo, tangibili e reali. Nella società attuale, raramente esistono reali differenze, solo divergenze che nascono e/o contribuiscono ad alimentare un sistema che sfoga la propria frustrazione, assente un reale nemico, in ciò che può rivestirne, se non altro, l’aspetto. Non è una questione esclusivamente politica, la mia attenzione è portata a riflettere su un “nuovo” concetto di nemico necessario: una persona o un ideale del tutto simile a noi stessi nella sostanza, che differisca unicamente nello strato più superficiale dalla forma attigua”.
A quest’opera si affiancano il già noto “Livea”(2005) e una serie di sette quadri che danno il titolo alla mostra: “glamourable.”.
Questa serie si propone come campione ideale della bellezza artificiosa (o artificiale) proposta dalle riviste glamour, prendendole come esempio di un’estetica che, secondo l’artista “crea una discendenza diretta con la storia dell’arte e le sue chiavi più ovvie e bellissime”. Questi quadri riproducono immagini selezionate all’interno di un centinaio di riviste collezionate negli ultimi tre anni dall’artista, con un criterio assolutamente personale ma metodico: “sfogliando queste riviste, alla velocità di circa 180 pagine al minuto, ho selezionato tutte le immagini che fermavano il mio sguardo per più di quel terzo di secondo di attenzione che mi ero imposto. Dalle circa 40 immagini selezionate, ho scelto, con lo stesso criterio precedente, le sette immagini che sarebbero diventate le opere che avrei presentato. Il tentativo è quello di creare un microcosmo di immagini che, per scelta e accostamento, potessero creare un piccolo campione significativo di ciò che, secondo me (e spero non solo), possa rappresentare al meglio la bellezza oggi, individuata nell’unico terreno coerente a quest’idea che conosco: il costume. Fuori da un estetica “colta”(spesso troppo reazionaria e legata ad usi troppo lontani dai miei 26 anni) trovo il meglio della bellezza e del fascino contemporanei”.
16
febbraio 2006
Alessandro Minoggi – glamourable
Dal 16 febbraio al 10 marzo 2006
arte contemporanea
Location
ABNORMAL GALLERY
Milano, Via Francesco Brioschi, 68, (Milano)
Milano, Via Francesco Brioschi, 68, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato 17-02
Vernissage
16 Febbraio 2006, ore 18
Autore