Alessandro Pessoli espone nello spazio di via Melzo alcune opere frutto della sua ricerca piu' recente. Dopo aver realizzato una serie di collages, presenti in mostra alla galleria Marc Foxx di Los Angeles durante l'estate, l'artista ha realizzato due dipinti ad olio su tela su cui interviene con smalti spray. Sono due teste, una delle quali, la piu' grande, ricorda l'effigie di una figura mistica, nell'atto simultaneo del piangere e del sorridere.

La piu' piccola, invece, ancora piu' enigmatica, presenta dei lineamenti seminascosti da una grande ombra/maschera che poggia su un collo lungo e sottile e si staglia su uno sfondo azzurro intenso.
La terza opera presente in mostra e' una grande scultura in terracotta maiolicata dipinta: una figura posta in orizzontale le cui parti sembrano essere state staccate e poi ricomposte. Nonostante sia animata da colori vivaci e solari, essa mantiene pero' un suo carattere ambiguo e un po' inquietante, accentuato dalle infiorescenze che le nascono sopra.

Quest'opera, come molte sculture di Pessoli, sono un concentrato di disegno, pittura e scultura fuse insieme. Cosi' come per i dipinti, i lavori tridimensionali sono animati da una misteriosa stratificazione di visioni e stimoli di varia provenienza. La forza oggettiva della loro rappresentazione e il bizzarro immaginario che le anima, sono il frutto di una poetica e di una libertà a cui l'artista e' pervenuto sperimentando sempre nuove tecniche e materiali. La capacità e abilità dell'artista di controllare gli effetti, sia materici che coloristici, non attenua mai l'esito che sempre stupisce e affascina.