Dopo anni di ricerche, ritrovamenti e assemblaggi, ecco schierata l'assurda e irriverente folla di personaggi che Alessandro Siccardi ha inventato tra le spiagge e le calette di un'isola che c'e', e che qui rivive, La Maddalena.

Relitti, si', ma relitti perfetti: fattezze di lamiera e sguardi di sughero che non rinunciano ad essere vivi e sorprendentemente espressivi. Come sottolinea Miroslava Hajek, -non sono solo statue, ma personaggi estremamente comunicativi e ben caratterizzati. La loro indiscutibile forza vitale, la naturalezza dell'aspetto e una sottile ironia della forma li fa sembrare degli esseri viventi, che sono tornati a visitare la realtà che una volta era anche la loro-.

Siccardi, architetto di mestiere ma artista per vocazione, sembra guardare indietro, all'arte ironica del ready made e ai combine paintings del grande Rauschenberg, scorazzando nell'infinito orizzonte che paradossalmente lega il possibile e l'improbabile. Un uragano creativo fermato in 150 istantanee, che ci guardano beffarde, come a sfidare la nostra capacità di comprensione. Ha ragione Alberto Tonti quando dice che -e' impossibile decidere se un pezzo e' piu' bello di un altro, perche' in ciascuno di essi c'e' tutta la sensibilità di un architetto vero che non finirà mai di stupirci.-.