Dopo il successo dell’esposizione “Palacinche. Storia di un’esule fiumana”, in mostra dal 4 marzo al 9 aprile 2011 presso Spazio Labo’ | Centro di Fotografia in occasione della V edizione di “BilBOlbul – Festival Internazionale del Fumetto”, sabato 11 febbraio 2012 alle ore 17:30 gli autori Caterina Sansone e Alessandro Tota incontrano il pubblico di Spazio Labo’ per presentare l’omonimo libro edito da Fandango Libri e per continuare a parlare del loro straordinario progetto che rinasce ora sotto nuova forma.


Il progetto “Palacinche”:

Sullo sfondo di un doloroso pezzo di storia europea, la turbolenta e alterna vicenda di Fiume, Caterina Sansone e Alessandro Tota hanno ricostruito a quattro mani – servendosi di fotografia e fumetto – una personalissima vicenda di esilio che riguarda Elena (madre di Caterina stessa), esule giuliano-dalmata accolta in Italia a seguito del consolidarsi del regime di Tito e dell’annessone di Fiume (oggi Rijeka) alla ex Jugoslavia. I due autori hanno percorso a ritroso il viaggio che Elena aveva intrapreso molto tempo prima, nel 1950, e che l’aveva impegnata in un lungo pellegrinaggio per 13 anni; l’hanno fatto tracciando un sentiero che seguendo i ricordi ha dato la mappatura dei vecchi luoghi adibiti a campi profughi e che è arrivato sino in Croazia. Lungo i passi messi in fila su un percorso battuto decenni fa, il progetto ha preso vita raccontando le varie fasi di questo viaggio, non ultime l’abbandono dei propri beni e la difficile prova dell’integrazione nella nuova terra. Il risultato di questo complesso iter fisico ed emotivo è racchiuso nelle pagine del libro Palacinche, distribuito da febbraio 2012 da Fandango Libri. I comuni denominatori di questo viaggio da ripercorrere pagina dopo pagina sono ironia e leggerezza, strumenti scelti dai due autori per avvicinare una tematica così complessa e sfaccettata, ed insieme a questi un’unica, semplice parola - palacinche - ad indicare le frittelle ricordo d’infanzia che non conoscono patria politica e che non cambiano nome a seconda del confine.

Coniugando la componente geografica con quella storica, Palacinche mescola i linguaggi della fotografia e del fumetto arrivando ad un originalissimo equilibrio che rispecchia la complessità di un progetto intenso e personale che si è fatto paradigma universale grazie al recupero di una collettiva memoria storica.