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Alessandro Vicario – Concetti cromatici
Mostra personale
Comunicato stampa
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Alessandro Vicario
CONCETTI CROMATICI
Dopo Un paesaggio ritrovato. A Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano (nel 2006) e Immobilità apparente (nel 2008), si completa, con Concetti Cromatici, la triade espositiva di Vicario negli spazi di Officinaarte. Il legame tra Concetti Cromatici e Immobilità apparente è importante: è stato proprio in Valle Onsernone, durante le riprese per Immobilità apparente, che l’autore, affascinato dai colori della valle, ha iniziato a progettare la serie che ora presentiamo. Per questo in mostra è esposta anche un’immagine tratta dal lavoro precedente, che ha avuto un ruolo ispiratore. Nella ricerca Concetti cromatici, Alessandro Vicario isola i colori, non ci permette di vedere con chiarezza le forme naturali che li hanno generati. Eppure a volte ce le fa immaginare, ce le fa intravedere qua e là, per poi celarle dietro immagini monocrome e vibranti come un quadro di Phil Sims, oppure cangianti e luminose come un’opera di David Simpson, o cupe e intrise d’oscurità. È come se le sue immagini volutamente oscillassero verso la materia stessa della natura e a volte verso l’astrazione, rimanendo tenacemente in una sorta di intervallo ambiguo, aperto verso l’immaginario dello spettatore. Come scrive Gigliola Foschi in catalogo: «le immagini di questo autore si differenziano dalla tradizione della fotografia astratta, caratterizzata da operazioni auto riflessive e auto referenziali. Nell’opera di Vicario, infatti, è evidente che l’astrazione non nasce da una riflessione “narcisistica” sulla fotografia, ma tutto all’opposto da un incantamento per i colori della natura».
Alessandro Vicario è nato a Modena nel 1968 e si è avvicinato alla fotografia sin da giovanissimo grazie agli insegnamenti del padre Ennio, fotografo di professione. Trasferitosi a Milano, dove tuttora risiede, si è laureato in Lettere Moderne. Nel 1997, grazie a una borsa di studio, ha frequentato l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, dove insegna dal 2005. All’attività professionale accosta lavori di ricerca nei quali il tema della memoria o quello della natura e del paesaggio si giocano in rapporto alla condizione specifica della fotografia intesa come una traccia di realtà mediata dalla luce. Nate da un desiderio di conoscenza, di prossimità e vicinanza, le sue immagini sono spesso simili a reperti salvati dalla distruzione o dall’oblio, in cui l’oggetto, ripreso senza artifici, assume il valore di una presenza ricca di rimandi. Dal 2000 a oggi ha esposto in numerose mostre, personali e collettive, in gallerie private e spazi pubblici, accompagnate da cataloghi e pubblicazioni. Sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche fra cui: Alinari 24 ORE (Firenze), Museo Villa dei Cedri (Bellinzona), Comune di Losone (Canton Ticino), Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione San Fedele (Milano).
CONCETTI CROMATICI
Dopo Un paesaggio ritrovato. A Demonte e in Valle Stura sulle tracce di Lalla Romano (nel 2006) e Immobilità apparente (nel 2008), si completa, con Concetti Cromatici, la triade espositiva di Vicario negli spazi di Officinaarte. Il legame tra Concetti Cromatici e Immobilità apparente è importante: è stato proprio in Valle Onsernone, durante le riprese per Immobilità apparente, che l’autore, affascinato dai colori della valle, ha iniziato a progettare la serie che ora presentiamo. Per questo in mostra è esposta anche un’immagine tratta dal lavoro precedente, che ha avuto un ruolo ispiratore. Nella ricerca Concetti cromatici, Alessandro Vicario isola i colori, non ci permette di vedere con chiarezza le forme naturali che li hanno generati. Eppure a volte ce le fa immaginare, ce le fa intravedere qua e là, per poi celarle dietro immagini monocrome e vibranti come un quadro di Phil Sims, oppure cangianti e luminose come un’opera di David Simpson, o cupe e intrise d’oscurità. È come se le sue immagini volutamente oscillassero verso la materia stessa della natura e a volte verso l’astrazione, rimanendo tenacemente in una sorta di intervallo ambiguo, aperto verso l’immaginario dello spettatore. Come scrive Gigliola Foschi in catalogo: «le immagini di questo autore si differenziano dalla tradizione della fotografia astratta, caratterizzata da operazioni auto riflessive e auto referenziali. Nell’opera di Vicario, infatti, è evidente che l’astrazione non nasce da una riflessione “narcisistica” sulla fotografia, ma tutto all’opposto da un incantamento per i colori della natura».
Alessandro Vicario è nato a Modena nel 1968 e si è avvicinato alla fotografia sin da giovanissimo grazie agli insegnamenti del padre Ennio, fotografo di professione. Trasferitosi a Milano, dove tuttora risiede, si è laureato in Lettere Moderne. Nel 1997, grazie a una borsa di studio, ha frequentato l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, dove insegna dal 2005. All’attività professionale accosta lavori di ricerca nei quali il tema della memoria o quello della natura e del paesaggio si giocano in rapporto alla condizione specifica della fotografia intesa come una traccia di realtà mediata dalla luce. Nate da un desiderio di conoscenza, di prossimità e vicinanza, le sue immagini sono spesso simili a reperti salvati dalla distruzione o dall’oblio, in cui l’oggetto, ripreso senza artifici, assume il valore di una presenza ricca di rimandi. Dal 2000 a oggi ha esposto in numerose mostre, personali e collettive, in gallerie private e spazi pubblici, accompagnate da cataloghi e pubblicazioni. Sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche fra cui: Alinari 24 ORE (Firenze), Museo Villa dei Cedri (Bellinzona), Comune di Losone (Canton Ticino), Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione San Fedele (Milano).
13
marzo 2010
Alessandro Vicario – Concetti cromatici
Dal 13 marzo all'undici aprile 2010
fotografia
Location
OFFICINAARTE
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Magliaso, Via Cantonale, 57, (Lugano)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 14 - 17
mercoledì ore 19 -21
e su appuntamento
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 16.00
Autore
Curatore