The Sfiggy Entropy rappresenta un momento di transizione nella produzione artistica di Alessio Bolognesi. L'artista, finora noto per aver creato nella marionetta Sfiggy la cifra stilistica del suo lavoro, ci presenta il suo nuovo mondo interiore dove il pupazzetto si fa più piccolo, ma al contempo diventa personaggio delle vicende di cui é protagonista. Non più pupazzo inerte, Sfiggy sembra diventare osservatore dei dipinti del suo creatore, una sorta di spettatore interno al dipinto stesso.
Scrive Mario Manduzio:" ...Questo dolce, tenero, sfortunato bambolotto di pezza é stato il sembiante, l'alter ego dell'artista, in momenti in cui egli si sentiva non abbastanza forte per dare una svolta al suo destino esso, opera dopo opera, é diventato un "universale", capace di rappresentare non solo l'individualità e il sentimento passeggero del suo creatore, ma di tutti noi... Se Sfiggy è il punto di partenza di Alessio Bolognesi, gli ultimi suoi lavori sui treni come uno snodo ferroviario di grande rilievo, sono lo snodo della sua maturità artistica."Fuori dal tunnel" sembra seguire l'illusione di Sfiggy di uscire dalla sua crisi esistenziale, una molteplicità di strade, sembrano ora aprirsi dinnanzi a lui.
Nella "scelta" di Sfiggy si trova di fronte a degli "sliding doors" che rappresentano la molteplicità che ogni giorno ci si presentano, anche banali, ma possono dare una connotazione al nostro futuro impensata e impensabile al momento della scelta stessa."...
Una mostra complessa e articolata, dunque, con opere su tela e su carta antica, dipinte con quello stile quasi tridimensionale che dà ai lavori di Bolognesi un senso di realtà al di là di quanto viene rappresentato.