Art up proseguendo il cammino della promozione e diffusione dell’arte contemporanea realizza all’interno del proprio spazio sito in via delle piagge, 23 a Viterbo la prima mostra tratta dal progetto “DueT” a cura di Marina Ioppolo e Pasquale Altieri che vede protagonisti gli artisti Alessio Tosoni e Angelo Rossi in un dialogo attraverso le loro opere.

Un’occasione di confronto dolce che si offre al pubblico come un elogio della differenza, un esempio di simultaneità visiva da vivere (ancora una volta) come protagonista.
Un progetto che invita alla “sinergia massima”, ma Duet è coppia ma è anche doppio, confronto, diversità e quindi puo’ succedere di scontrarsi, di sposarsi o di restare indifferenti. DueT come somma di due unità in alcune varianti possibili: doppio, duello, coppia, somma, alchimia semplice.

Alessio Tosoni, nasce a Viterbo nel 1972 dove vive ed opera.
Privilegia il disegno a matita e a china che contraddistingue la sua opera. Tosoni raffigura con essenzialità di tratto e con crudezza figure a volte in ambienti asettici privi di paesaggio. Densa di rimandi alle avanguardie russe, all’espressionismo tedesco, ad autori quali Schiele, Grosz, Bacon, Freud, Maccari, Sironi, Savinio, è la trama dei suoi testi figurativi, epilogo (in continuo divenire) di una ricerca culturale che si compie nelle esperienze in varie capitali europee.
Personalità schiva e orientata all’introspezione, Tosoni elabora la propria creatività nel contesto rurale, denso di suggestioni etrusche, facendo appello ai suoi ricordi, alle sue visioni, ai suoi pensieri, si esprime attraverso la comunicazione visiva.

Angelo Rossi , nato a Caserta nel 1973 vive ed opera a Viterbo. Artista poliedrico e versatile, Angelo Rossi, secondo Nori Zandomenego, “con una facilità estrema utilizza linguaggi diversi, metodi e tecniche sempre nuovi. In questo si può dire tenga fede alla sua convinzione che il super artista con il suo nome non può rappresentare la società contemporanea, ma piuttosto l’espressione più vera di contemporaneità la può dare solamente una massa crescente di artisti… La cosa che accomuna tutte le espressioni d’arte di Rossi è la materia, ciascun’ opera utilizza come materia prima i pensieri, le emozioni, le parole e le immagini, già manipolate o confezionate. E’ un’ arte fatta da chiunque, questo non significa che tutti possono nello stesso modo diventare artisti, quanto piuttosto che ciascuno e ciascuna cosa concorrono nella costruzione di un suo lavoro, ne sono assolutamente la materia”