Alex Farquharson e Francesco Manacorda
dialogano sull’opera di McCracken
sabato 5 marzo, Teatro, ore 17

In occasione della grande retrospettiva dedicata a John McCracken in corso sino al 19 giugno al Castello di Rivoli, il Museo presenta un nutrito calendario di appuntamenti collaterali. La vicenda artistica di McCracken si è sviluppata in uno specifico contesto caratterizzato da disparati fermenti culturali, tipici della costa Ovest degli Stati Uniti, permeati da minimalismo e psichedelia, arte e design ma anche influenzati da convinzioni esoteriche legate a entità extraterrestri.
Per avvicinare il grande pubblico a questo complesso ambiente culturale e al lavoro dell’artista, sabato 5 marzo alle ore 17 presso il Teatro del Castello, Alex Farquharson, direttore del Nottingham Contemporary Museum e Francesco Manacorda, critico e direttore di Artissima, dialogheranno sull’opera di McCracken a partire dalle influenze dell’artista sulla scena contemporanea.

Ingresso gratuito


L'arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis
sabato 5 marzo, Teatro, ore 18

prosegue il ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis
a cura di Francesco Bernardelli

Sonsbeek. Buiten de Perken / Sonsbeek. Fuori dei confini (1971)
La prima importante ed imponente mostra con interventi ambientali e di Land art in Europa, tenutasi ad Arnhem ed in altre città in Olanda nel 1971.
Ingresso gratuito

Sonsbeek. Buiten de Perken / Fuori dei confini (1971)
bianco e nero, sonoro, 46'03"
La grande mostra di installazioni e sculture inaugurata il 19 giugno 1971 nel celebre parco di Arnhem, in Olanda, fu programmaticamente intitolata "Sonsbeek. Fuori dei confini" per via del nuovo e crescente interesse verso un'arte che esplorasse in modi inediti le relazioni spaziali e ambientali. Grande parco all'inglese, costituito già alla fine dell'Ottocento e sede di grandi manifestazioni di scultura all'aperto fin dal 1949, Sonsbeek costituì un caso singolare nell'estate del 1971, quando gli organizzatori - non limitandosi più ai confini materiali del parco stesso, ma toccando anche altri luoghi - decisero di ingrandire la portata dell'evento artistico, estendendo l'esposizione di nuovi pezzi, appositamente commissionati, all'intera terra olandese. Fortemente legata al primo emergere delle nuove forme di ricerca artistica del momento - Land art, Process art, Minimal art, performance e video (con anche alcune importanti presenze statunitensi) - l'edizione della mostra internazionale che fu allora presentata, optò per un allargamento a 360 gradi delle proprie possibilità: le forme e le modalità di presentazione legate alle nuove idee di scultura misero in discussione molti dei consueti parametri, così come gli stessi ambienti in cui le sculture erano state installate, spesso optando per una presenza imponente dove scala e dimensioni assumevano un ruolo centrale.