l’occasione ha creato una serie di opere su carta sul tema dell’Umanesimo nel Rinascimento. Sono un omaggio a personaggi che hanno segnato una tappa importante nel panorama artistico italiano e ad altri appartenenti alla storiografia della Chiesa, da Antonello da Messina a Mantegna, passando per Sant’Eustachio e Sant’Antonio, fino ad arrivare a Paolo Uccello e Hieronymus Bosch.

La pittura di Borghi nasce e si sviluppa come gesto spontaneo e riflessivo che, partendo da un’interiorità profonda e del tutto personale, ha bisogno del confronto con l’esterno per riappropriarsi di una dimensione fisica e spaziale propria. Le opere su tela così come quelle su carta risentono di varie influenze compositive provenienti da lontano; Borghi guarda infatti con attenzione ai movimenti artistici dell’inizio del secolo scorso, reinterpretandoli però sempre attraverso una visione molto personale. Fondamentali nell’arte di questo artista sono il colore e lo spazio, concetti che vengono sviluppati senza imposizioni né formali né contenutistiche.

In mostra vengono presentate venti opere realizzate in questi ultimi mesi, sono acrilici su carta della dimensione di cm. 50x70 più una grande tela. Le tracce di colore, vivide e profonde, lasciate sulla superficie densa e porosa della carta, lasciano riaffiorare sensazioni e ricordi, portano alla mente storie legate a periodi storici passati. La forte capacità narrativa dell’arte di questo autore reggiano si esprime in modo preciso ed efficace anche nelle opere su carta, proprio per le caratteristiche tecniche del supporto che diventa veicolo di idee e concetti interni alla materia.



Il catalogo della mostra contiene un testo critico di Sandro Parmiggiani.