"....Pini medita su come il tempo odierno accorci bruscamente la vita degli oggetti d'uso, appartenenti ad un passato prossimo sempre più remoto, attratto ed impaurito al tempo stesso dalla velocità dell'oggi, che brucia film mode e personaggi in un arco temporale sempre più ristretto, rimeditando sulla lezione di incomunicabilità di Antonioni (preferendo proporre architetture che figure umane, definite in un quadro "vuoti a rendere" ossia tutti uguali, trasparenti, come bottiglie d'acqua, in una omologazione telecomandata dai cellulari o da facebook)....." Scardino Lucio