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Alfredo Pini – Panta Rei
Il titolo della mostra, termine greco che esprime un pensiero filosofico relativo al concetto di cambiamento, e’ il tema affrontato da Pini Alfredo e presentato in questa personale. Saranno presentati circa 20 oli su tela tutti pubblicati in un catalogo realizzato per l’occasione.
Comunicato stampa
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Alfredo Pini – “Panta Rei”
La pittura di Alfredo Pini è immediata, diretta e riconoscibile. In tempi recenti l’artista, “ha scavato” nelle profonde motivazioni ed, affinado la sua capacità tecnica, è approdando ad una poetica animata da preziosi interventi di colore disposti con abile gestualità, quasi a squarciare la penombra, un atto che s’identifica nell’informale o nell’action painting, capace di dare vita e carattere alla rappresentazione.
Nessun dettaglio è palese ma, richiamando la lezione futurista, tutto è dinamismo, tutto è movimento nella vita frenetica della città caotica in cui s’individuano gli aspetti più caratteristici (traffico, vita notturna, luci artificiali, insegne). Pini crea scoppiettanti figurazioni, ove il movimento diviene il leitmotiv della sua poetica. Con semplicità apparente interviene anche con rare “sciabolate cromatiche” quasi ad omaggiare il maestro ferrarese Giovanni Boldini. Pini descrive scene pittoriche utilizzando espedienti cinematografici di flaschbak, in cui la descrizione avviene con un fermo immagine tratto da una sequenza un po’ sbiadita, leggermente corrosa e sfrangiata dal tempo, come fossero ritagli di vecchie pellicole sbiadite dalla luce. Questo “romantico metropolitano” é capace di provocare in noi ricordi fugaci, rievocare immagini disperse nel nostro inconscio, un déjà vu di una serata al jazzclub o di quella strada in quella città, ricordi sbiaditi, spesso vagamente accennati, in cui le immagini perdono di colore o che improvvisamente se ne infiammano. Anche il tempo è motivo conduttore della sua pittura, un richiamo di atmosfere depositate per poi riemergere della memoria: la vespa, l’auto anni sessanta, la città, il jazz….. soggetti frutto d’esperienze personali ma capaci di evocare dall’inconscio collettivo immagini famigliari.
“Panta Rei” tutto scorre, nulla rimane così com’è se non per alcuni istanti che a volte sembrano durare un’eternità. La vita è mutamento, trasformazione, un continuo divenire, dare spazio al momento successivo senza trattenere mai niente che possa impedire di andare avanti nel percorso di vita.
(Paolo Orsatti/ Marzo 2015)
La pittura di Alfredo Pini è immediata, diretta e riconoscibile. In tempi recenti l’artista, “ha scavato” nelle profonde motivazioni ed, affinado la sua capacità tecnica, è approdando ad una poetica animata da preziosi interventi di colore disposti con abile gestualità, quasi a squarciare la penombra, un atto che s’identifica nell’informale o nell’action painting, capace di dare vita e carattere alla rappresentazione.
Nessun dettaglio è palese ma, richiamando la lezione futurista, tutto è dinamismo, tutto è movimento nella vita frenetica della città caotica in cui s’individuano gli aspetti più caratteristici (traffico, vita notturna, luci artificiali, insegne). Pini crea scoppiettanti figurazioni, ove il movimento diviene il leitmotiv della sua poetica. Con semplicità apparente interviene anche con rare “sciabolate cromatiche” quasi ad omaggiare il maestro ferrarese Giovanni Boldini. Pini descrive scene pittoriche utilizzando espedienti cinematografici di flaschbak, in cui la descrizione avviene con un fermo immagine tratto da una sequenza un po’ sbiadita, leggermente corrosa e sfrangiata dal tempo, come fossero ritagli di vecchie pellicole sbiadite dalla luce. Questo “romantico metropolitano” é capace di provocare in noi ricordi fugaci, rievocare immagini disperse nel nostro inconscio, un déjà vu di una serata al jazzclub o di quella strada in quella città, ricordi sbiaditi, spesso vagamente accennati, in cui le immagini perdono di colore o che improvvisamente se ne infiammano. Anche il tempo è motivo conduttore della sua pittura, un richiamo di atmosfere depositate per poi riemergere della memoria: la vespa, l’auto anni sessanta, la città, il jazz….. soggetti frutto d’esperienze personali ma capaci di evocare dall’inconscio collettivo immagini famigliari.
“Panta Rei” tutto scorre, nulla rimane così com’è se non per alcuni istanti che a volte sembrano durare un’eternità. La vita è mutamento, trasformazione, un continuo divenire, dare spazio al momento successivo senza trattenere mai niente che possa impedire di andare avanti nel percorso di vita.
(Paolo Orsatti/ Marzo 2015)
09
maggio 2015
Alfredo Pini – Panta Rei
Dal 09 al 24 maggio 2015
arte contemporanea
Location
IL CAMERONE DI PALAZZO SCROFFA
Ferrara, Via Terranuova, 25, (Ferrara)
Ferrara, Via Terranuova, 25, (Ferrara)
Orario di apertura
Sabato e domenica dalle 16 alle 19.30
Vernissage
9 Maggio 2015, ORE 17.30
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