Nella mostra allestita negli spazi della galleria, l’artista raccoglie e mette a confronto un gruppo di lavori di recente realizzazione preceduti da un’opera del 1988 dal titolo “Squadre plastiche”. Questo raffronto rende evidente la continuità del suo lavoro che, dalla seconda metà degli anni ottanta, non smette di confrontarsi con discipline esterne all’arte visiva come per esempio l’architettura e lo spazio più in generale. Sia inteso come spazio fisico che come spazio luminoso dove si rende visibile il suo interesse per le grandi utopie (artistiche, sociali, poetiche…) che hanno narrato il bisogno degli uomini d’altre forme e altri spazi dove vivere la propria condizione estetica ed etica. Su questo sfondo, si staglia il suo interesse per una “pittura” che si fa di volta in volta tridimensionale per poi “tornare” alla parete come luogo d’origine. Luogo dal quale ripartire alla ricerca di nuove trame narrative, di nuovi spazi da raccontare.

Alfredo Pirri,( Cosenza 1957) vive e lavora a Roma.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, fra gli altri: Biennale di Venezia (1988 e 1993); Le Creux de L’Enfer Thiers (1993); Mitchell Museum Illinois (1993); PAC Milano (1989); Walter Gropius Bau, Berlino (1992); PS1, New York (1999); Roma (1998); Biennale d’arte contemporanea del l’ Havana (20001); Palazzo delle Papesse, Siena (2000 e 01). Per il giardino di Villa Medici a Roma, ha realizzato Via d’ombra (2000); Le Opere e i giorni Certosa di Padula, Padula (2003)..

Di recente, ha realizzato presso il ninfeo della “Villa Guastavillani” di Bologna l’istallazione “Passi” dove mostra una scultura realizzata per il film di Roberto Benigni “La tigre e la neve”.

E’ in corso di realizzazione una grande opera permanente per una sala dell’ospedale “S. Spirito” di Roma.

Sono in corso di preparazione due grandi mostre personali presso la “GAMEC”, Galleria d’arte moderna della città di Bergamo e al Centro d’arte “La Pescheria” di Pesaro

“Dove sbatte la luce. Mostre e opere. 2003-1986”, è il titolo del libro a cura di Achille Bonito Oliva, edizioni Skirà