Gli spazi della Galleria Berga accolgono per il mese di marzo le opere del grande canzoniere e artista visuale Alfredo Rapetti Mogol. Queste opere sono rappresentative della sua “pittoscrittura” e sono state realizzate nel periodo compreso tra il 2009 e il 2014. I lavori in questione sono caratterizzati dalla riproduzione di una grafia minuta, che graffia le superfici dei differenti supporti utilizzati fino ad espandersi e dilatarsi, sottolineando un nuovo e dialogico rapporto tra lo spazio del quadro, lo spettatore e l’ambiente espositivo circostante. Infatti, in esposizione è possibile ammirare opere di differente formato e medium pittorico – passando dalla carta alla tela e dall’acrilico al bitume e al cemento – ma tutte le opere sono collegate tra loro da due comuni denominatori.

Il primo filo conduttore dell’esposizione è la tecnica utilizzata dall’artista per realizzare queste opere, ossia la tecnica dell’impuntura: la scrittura emotiva dell’artista, sviluppatasi come naturale estensione della sua attività musicale, si è convertita in opera d’arte.
Il secondo filo conduttore del percorso espositivo, invece, è già accennato dal titolo della mostra: la scrittura svelata. Infatti, per quanto le sue creazioni possano apparire semplici, elementari o prive di significato, in realtà le opere celano una grande complessità e una ricchezza di contenuto. Le scritture di Rapetti appaiono sconosciute e allo stesso tempo posseggono degli elementi familiari per lo spettatore perché riflettono il linguaggio delle emozioni.