In Wonderland Avenue, nell’ estate del 1981, si consuma un crimine efferato: quattro persone vengono brutalmente assassinate. La scena del delitto è chiara, le vittime stavano partecipando ad un festino a base di cocaina. Il caso diventa il giallo per eccellenza, il noir di L.A., quando appare chiaro il coinvolgimento del “re del porno” John Holmes.
Al momento dei fatti, a soli 37 anni, John Holmes è già sull’orlo del declino sia fisico che finanziario. Schiavo della droga, Holmes stringe rapporti con alcuni spacciatori locali e con il noto gangster Eddy Nash. Da questo intreccio di relazioni, basate sulla droga e la violenza si arriva ai delitti di Wonderland Avenue.
Questa storia –tra mito e fatto di cronaca- è la trama del film “Wonderland” di James Cox, in uscita nelle sale italiane dal 20 febbraio: l’attore Val Kilmer interpreta John Holmes.
E dalla stessa suggestione ed atmosfera del film nascono le opere realizzate dallo stesso Val Kilmer e da Ali Alborzi.
Con uno stile unico, Ali Alborzi e Val Kilmer sono partiti dalle foto originali di Alborzi, scattate durante la lavorazione di “Wonderland”, e le hanno rilavorate e rielaborate. Le hanno incollate l’una sull’altra, le hanno assemblate e sovrapposte creando nuove sequenze, hanno usato colore, pagine scritte, impronte delle loro mani come segni, graffiti, perline colorate e qualsiasi cosa gli venisse in mente. Il risultato sono una serie di collage, ognuno un pezzo unico: opere che comunicano una grande energia e ricordano la vitalità trasgressiva, la creatività esasperata, i sogni e gli eccessi degli anni Settanta.