Di primo acchito si direbbe che è una strano connubio quello tra una galleria d’arte ed
un luogo di ristorazione e, soprattutto, tra opere di talentuosi artisti e pietanze servite
tra raffinate vettovaglie. Oggigiorno cucinare è diventato sempre più un atto sterile,
ha perso ogni significato, quasi fosse solamente uno dei tanti doveri quotidiani.
C’è qualcuno che però nutre ancora la consapevolezza dell’unicità delle sue pietanze e
vuole curarle ed arricchirle col suo tocco personale.
Come il più scrupoloso degli artisti, dedica alle proprie creazioni culinarie la maggior
parte del suo tempo comprovando che cucinare significa anche donare una parte di
sé. Perché quindi non concretizzare quello che è già un sodalizio per definizione?
Nasce così l’idea di una mostra collettiva negli ambienti del ristorante Aleramo di
Torino, degno rappresentante di quella categoria di cui si scriveva pocanzi.
Gli artisti, Alberto De Braud, Andrea Giuseppe Marte, Anna Madia e Tina Sgrò, con i
loro recenti lavori, caratterizzano ogni sala del ristorante dimostrando come linguaggi
artistici diversi tra loro, creino una magnifica manipolazione di immagini e bocconi.
Albero De Braud, con le sue “gustose” sculture fa capolino da una nicchia e
sdrammatizza i toni lirici e intensi dei ritratti di Anna Madia. Tina Sgrò crea squarci di
vita quotidiana vissuti tra un rigoroso mobilio, evocativo di un tempo passato, ormai
assente nei dipinti in negativo di Andrea Giuseppe Marte.
Gli artisti presentati parlano della loro sfera culturale ed emotiva.
I piatti dello chef lo fanno allo stesso modo, aggiungendo il sapore della nostra terra…