Questa è la quarta mostra di una sequenza di esposizioni, nell’ambito della rassegna ALLUNAGGIO 40 ANNI DOPO, a cura di
Grazia Chiesa, che D’Ars sta organizzando, in numerose regioni italiane, in occasione dei quarant’anni dello sbarco dell’uomo
sulla Luna.
L’esposizione continua quindi a riunire testimonianze d’arte su quanto, all’inizio del nuovo secolo, viene sentito dagli artisti
in merito a quell’epocale avvenimento. La mostra, itinerante, composta da dipinti, altorilievi, fotografie, è stata ospitata a
Bologna dalla Galleria 9 Colonne/SPE, in gennaio, dove ha ottenuto successo. Ho avuto il piacere di conoscere
personalmente quasi tutti i partecipanti a questa rassegna e ho potuto quindi constatare personalmente che quanto da loro
realizzato per la mostra nasce da una profonda consapevolezza dell’importanza di questo avvenimento. La Luna e i
protagonisti dell’evento sono stati descritti in seguito a un reale confronto tra sé e l’oggi, con sguardo anche verso il futuro
dell’umanità. Gianluca Amaroli rappresenta un paesaggio vicino all’astrazione, con, in primo piano, un quasi-autoritratto
che esprime gioia e stupore. Brandi e Tessadri hanno creato a quattro mani un’opera molto bella con forte attinenza
all’evento ricordato con questa singolare esposizione a carattere nazionale. Manù Brunello ha dipinto con perizia tecnica
immagini poetiche che sembrano perle colme di luce lunare. Guerrino Dirindin è presente con due impegnate opere
rimandanti all’enigmatico mistero che ancora circonda la natura e la composizione della superficie del nostro satellite.
Giovanni Lamberti partecipa a questa rassegna con un quadro/scultura, in argenteo metallo, quasi a rappresentare una
spirituale presenza astrale. Graziella Mario partecipa con opere che ben dimostrano il suo amore per l’argenteo astro.
Attilio Milani ha descritto, nei suoi due dipinti, eventi storici legati all’allunaggio avvenuto nel luglio 1969. Cinzia Reggiani
ha colto e svelato in una fascinosa foto la forte intesa che unisce il felino all’arcana luce della luna. Carla Rigato narra, nel grande quadro esposto, di immaginarie memorie legate a espulsioni di mistica, lunare energia. Allunaggio 40 anni dopo: questa mostra tocca, del cuore degli osservatori, zone intime e profonde, scatenando emozioni nuove e allo stesso tempo di antica memoria. (Valter Fabbri, Corriere dell'Arte - Torino)