Con la mostra collettiva “allusioni e trasparenze” vogliamo intraprendere un breve, ma sicuramente interessante, viaggio in quella zona della pittura in cui la forma perde le sue connotazioni per divenire segno, traccia, colore, evanescenza, stato d’ animo, emozione, aiutato in questo da cinque interessanti artisti di varie provenienze, formazioni, sentire e proporre, tutti, accomunati, però, da uno sforzo di ricerca, da un’ ansia creativa, da una particolare attenzione all’ espressione artistica.



ROSSELLA ARISTEI

Dipinge e trasfigura, con passione e sentimento, alcuni momenti della natura attraverso peculiari vedute, tradotte con finezza e armonia, dove pare prevalere un’ atmosfera intensa, ma evanescente, richiamo e rimando, ad antichi ricordi che nelle sue tele diventano motivo per una poetica indagine sulla immagine che, perdendo le sue “naturali” connotazioni strutturali, diviene impronta e segno di una inquietudine, di un’ansia e di un’angustia tutta da esternare e far convivere e partecipare.



GIORGIO BELLINI

Dotato di un temperamento intenso, di una carica espressiva non comune e di una creatività ricca di inventiva e armonia l’autore umbro risulta essere estremamente sensibile al fascino emozionale del colore, alla forza comunicativa della luce e alla armonica bellezza del segno, che egli snoda su ampie superfici in cui si svolgono i suoi gioiosi momenti creativi, gli stati emozionali e le atmosfere che rivelano una profonda analisi dell’uomo e della sua anima.



ANDREA DEJANA

In questi ultimi lavori l’incessante ricerca che egli sta conducendo da anni sembra giunta al suo punto di approdo, in cui eliminati tutti gli orpelli, le sovrastrutture, le inutili forme, gli insignificanti colori, c’è spazio solo per l’essenzialità del tratto, l’incisività del segno, la scabrosità del colore, l’annullamento dei volumi e delle prospettive in un voluto appiattamento dell’immagine che vuole evocare il vuoto, la disperazione, l’inutile spreco dell’umanità di oggi.



FABIO GOSTOLI

Questo sensibile e attento autore marchigiano traccia, nelle sue tele in maniera sintetica e, apparentemente, approssimativa i profili, le forme dei paesaggi delle cose e delle figure, affidandosi ad una tecnica materica ed uniforme in cui il colore pare rapprendersi in figure, paesaggi, oggetti sino ad offrirne la loro vitalità essenziale e pregnante, grazie anche ad un sapiente uso dei più diversi materiali che fa confluire i suoi lavori in una emotiva trasfigurazione della realtà.



DAVID SABIU

Nei suoi intensi lavori ci propone un affascinante viaggio nella arcana dimensione del cosmo con le luci, le sue tenebre, il filare delle comete, l’irrompere dei meteoriti, l’eterno volteggiare di pianeti e galassie; è una pittura raffinata ed elegante, questa dell’autore romagnolo, che ci conquista ed emoziona con quel colore e quelle pennellate che fanno trasparire immagini informali di delicata finezza, capaci di attrarre l’occhio dell’osservatore per condurlo in un viaggio verso la poesia e la spiritualità.



Luciano Lepri