“Il percorso di quest’ ultima fase del mio lavoro è partito da un semplice esame di me stessa e della mia intimità: ho analizzato e cercato di metabolizzare ciò che ritengo sia più importante per me, a livello emozionale.

Proporre come tema pittorico la mia famiglia, rivista attraverso il ricordo dell’infanzia, attraversata dalla sensazione di spensieratezza e felicità tipiche di quel periodo, …la considero una scelta coraggiosa, poiché si è trattato di mettere a nudo non solo i miei sentimenti, ma anche quelli dei miei familiari, alcuni dei quali ora non sono più qui…

Ho coltivato, inoltre, particolare interesse (in realtà si è trattata di una vera e propria catarsi) per il periodo antecedente la mia nascita; questo, forse per esorcizzare, in qualche modo, il passare del tempo che scorre inesorabile, portando via con sé attimi irripetibili che si fissano nel mio intimo così come i colori si fissano sulla mia tela…

A livello tecnico, infine, la scelta di acquerellare la tela, può offrire, dal mio punto di vista, ciò che lo spettatore può considerare interessante non solo per la bellezza estetica del soggetto riprodotto artisticamente, ma anche per la sua consistenza eterea che offre molteplici ed individuali viaggi immaginari all’interno di una realtà rappresentata, rendendo così, allo spettatore, una più semplice libertà di interpretazione.

Il ricordo affiora nella nostra mente etereo, in alcuni casi trasparente, manca di nitidezza a seconda del momento…”


Altomare Amorusi