Alvaromiltutilizza da sempre supporti insoliti per le sue opere, per lo più materiali diriciclo scovati nelle discariche, ai bordi della strada o acquistati a pocoprezzo in qualche mercatino in giro per la penisola o fuori dai confininazionali. Ed è proprio da un mercatino oltreoceano – lo storico flea market diOakland – che proviene la maggior parte delle fotografie che l’artista esporràdal 5 novembre al 5 dicembre nel foyer del Teatro Furio Camillo a Roma.

Immagini inbianco e nero su cui Alvaromilt è intervenuto pittoricamente con semplicilinee, pochi ma incisivi colori e i suoi caratteristici milt (lo spermatozoo, una goccia di colore bianco presente in tuttele sue creazioni). Un’insolita galleria di scatti che ritraggono singoli egruppi, soggetti religiosi (un Papa, una Deposizione) e profani (ritratti difamiglia, raduni di partito e matrimoni) nelle loro cornici dal sapore antico,talvolta kitsch.

Accanto aquesti, sarà esposta la serie Dalla libreriaal muro: vita meravigliosa, una raccolta di copertine di una vecchiaenciclopedia degli anni Sessanta (Vitameravigliosa, appunto) che l’artista ha recentemente ritrovato nella casapaterna e ha utilizzato come tela per le sue creazioni ispirate agli argomentidei vari numeri.

Opere, quelledi Alvaromilt, in cui il vecchio incontra il nuovo e vi si fonde, creandospiazzanti sinergie.