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Alzek Misheff – Verderame
Lʼartista Alzek Misheff, milanese da quaranta anni, espone i primi dipinti al verderame nella vecchia Milano dei Navigli. Soggetti delle pitture sono le sue performance più note e quelle nuove.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lʼartista Alzek Misheff, milanese da quaranta anni, espone i primi dipinti al verderame
nella vecchia Milano dei Navigli. Soggetti delle pitture sono le sue performance più note e
quelle nuove.
Il verderame è lo stesso che si usa spruzzare sulle viti e altre piante e alberi, quel colore
inconfondibile, chimico e naturale, che accompagna l'uomo dall'età del rame, e poi
presente nei vetri antichi e mosaici e forse in alcuni affreschi e nei miniati. Misheff sta
usando un solo colore, sono dipinti ad olio di lino e acqua, calce e verderame, la pittura
resistentissima alle intemperie, che si usava nelle campagne per proteggere le ruvide
porte, finestre o altro.
Allʼinaugurazione, in conversazione con lʼartista e il pubblico ci sarà il critico Tommaso
Trini, che segue Misheff fin dagli anni settanta e che cosi anticipa:
“La pittura al verderame, dove cʼè più penicillina per la salute della natura e meno muffa
cara ai musei, mi fa pensare che le immagini di Alzek Misheff sono crittografiche e dunque
osmosi segrete tra lʼarte e lʼinebriarsi del sogni, grazie anche allʼazione anticrittogamica
del verderame”.
Didascalie dei dipinti al verderame in mostra
1. Bicicletta per verderame, 2011
200 x 200 cm
Mi sono ricordato di un mio dipinto del 1984 con bicicletta e ali. L’ha avuto il carissimo amico
Franco, in occasione della Cresima di suo figlio Giorgio. Questa variante in verderame ha una
funzione ancora più precisa e credo che si potrebbe realizzare una bicicletta con la quale andare in
giro se non proprio tra la gente, magari tra le viti...
2. Zattera pianoforte, 2011
150 x 210 cm
Progetto per la Darsena di Milano. Nell’ epoca del fervore dei preparativi per l’Expo 2015,
proporre una piccola cosa, una zattera che galleggia sui navigli e anche sul Po, per un dialogo con la
riva in musica, una serenata.
3. Mani di velluto, 2011
210 x 150 cm
Auditorium di Milano, 2003. Ho intuito che si potevano muovere direttamente i tasti del pianoforte
acustico con una bacchetta-controler. Concerto con The Swimmers: M.Barbetti-viola, R. Parisiclarinetto
basso, R. Sinigaglia pianforte e altri due pianisti- M. Cattarossi e M.Licitra. Da Berkely,
con un'altro Lightning, è arrivato anche l’inventore della stessa bacchetta a infrarossi, l’amico Don
Buchla.
4. Proliferante verità del sentimento, 2011
220 x 140 cm
Biennale di Venezia 2000 a tema ”Più etica e meno estetica”. Suonare insieme al quartetto: “Dry”,
poi “Wet”, dove al buio e in apnea, il direttore suona e dirige circondato dai pesci rossi, per poi
concludere con “Esperience” uscendo dal grande cilindro acquario e grondante di acqua, in mezzo
alle file dei benevoli spettatori, con la bacchetta e le note di un ipotetico walzer...un pò nuoto, un
pò musica, un pò tecnologie. L’arte anche come “una magnifica costrizione”.
5. Ruota per correre, 2011
150 x 210 cm
L’idea e il dipinto “Aria pulita” sono del 1990. Successivamente, per realizzare un prototipo e per
avere almeno una foto, con un ventilatore abbiamo cercato di gonfiare una decina di metri di un
grosso sacco di nylon che si usa per le serre, ma non siamo riusciti a piegarlo abbastanza, ci
volevano molti più metri di altezza nello studio. Passa il tempo, “la città sale”, l’idea è rimasta.
6. Attraversare l’ Atlantico a nuoto, 2011
210 x 150 cm
Nel 1982, dopo tre anni di preparazione e di performance con la costruzione di piscine in gallerie
d’arte e sui palcoscenici di teatri (Pier Lombardo a Milano) e piazze (Pavia e Ferrara) dove si
anticipava il futuro evento, la vera traversata si compie in cinque giorni - quanto dura il viaggio tra
Londra e New York- nuotando in una delle piscine della Queen Elizabeth 2.
7. Musica dal cielo, 2011
210 x 150 cm
1979 Piazza del Duomo a Milano. Le foto di galassie digitalizzate e tradotte in suoni dal più potente
computer dell’ epoca in Italia, TAU 2 con soli 70 MB. La musica piove dall’alto, da quattro palloni
ancorati di diam. 6 m ciascuno. Nello stesso anno una variante della Musica dal cielo a Mills
College di San Francisco ed a Irvine University con un pallone ad aria calda ancorato.
8. Come si può volare con le pinne, 2011
150 x 178 cm
Nel 1975 con questa idea partecipai alla Biennale Trigon a Graz. Nello stesso anno ho realizzato la
performance a Vermezzo (MI) su un prato verde dove appeso con carrucole tra due tralicci ho
tentato di volare “pinneggiando” in aria. Una breve sequenza di questo tentativo è stata trasmessa
nel notiziario della RAI 1° canale.
--------------
«….Un delfino può fare performance? Ne fanno ogni giorno. Là, ho… una metafora. Misheff è
un…che compra un biglietto di crociera e grazie a un transatlantico può evolversi verso l'umano.
Un delfino stanco, come gli uomini, un delfino pigro che non può nuotare per mesi, da solo, giacchè
ha bisogno di confidare su un luogo ospitale e socievole come la terrazza o la piscina di un
transatlantico. Una nave vale tutta la transavanguardia…»
Tommaso Trini, 1980
nella vecchia Milano dei Navigli. Soggetti delle pitture sono le sue performance più note e
quelle nuove.
Il verderame è lo stesso che si usa spruzzare sulle viti e altre piante e alberi, quel colore
inconfondibile, chimico e naturale, che accompagna l'uomo dall'età del rame, e poi
presente nei vetri antichi e mosaici e forse in alcuni affreschi e nei miniati. Misheff sta
usando un solo colore, sono dipinti ad olio di lino e acqua, calce e verderame, la pittura
resistentissima alle intemperie, che si usava nelle campagne per proteggere le ruvide
porte, finestre o altro.
Allʼinaugurazione, in conversazione con lʼartista e il pubblico ci sarà il critico Tommaso
Trini, che segue Misheff fin dagli anni settanta e che cosi anticipa:
“La pittura al verderame, dove cʼè più penicillina per la salute della natura e meno muffa
cara ai musei, mi fa pensare che le immagini di Alzek Misheff sono crittografiche e dunque
osmosi segrete tra lʼarte e lʼinebriarsi del sogni, grazie anche allʼazione anticrittogamica
del verderame”.
Didascalie dei dipinti al verderame in mostra
1. Bicicletta per verderame, 2011
200 x 200 cm
Mi sono ricordato di un mio dipinto del 1984 con bicicletta e ali. L’ha avuto il carissimo amico
Franco, in occasione della Cresima di suo figlio Giorgio. Questa variante in verderame ha una
funzione ancora più precisa e credo che si potrebbe realizzare una bicicletta con la quale andare in
giro se non proprio tra la gente, magari tra le viti...
2. Zattera pianoforte, 2011
150 x 210 cm
Progetto per la Darsena di Milano. Nell’ epoca del fervore dei preparativi per l’Expo 2015,
proporre una piccola cosa, una zattera che galleggia sui navigli e anche sul Po, per un dialogo con la
riva in musica, una serenata.
3. Mani di velluto, 2011
210 x 150 cm
Auditorium di Milano, 2003. Ho intuito che si potevano muovere direttamente i tasti del pianoforte
acustico con una bacchetta-controler. Concerto con The Swimmers: M.Barbetti-viola, R. Parisiclarinetto
basso, R. Sinigaglia pianforte e altri due pianisti- M. Cattarossi e M.Licitra. Da Berkely,
con un'altro Lightning, è arrivato anche l’inventore della stessa bacchetta a infrarossi, l’amico Don
Buchla.
4. Proliferante verità del sentimento, 2011
220 x 140 cm
Biennale di Venezia 2000 a tema ”Più etica e meno estetica”. Suonare insieme al quartetto: “Dry”,
poi “Wet”, dove al buio e in apnea, il direttore suona e dirige circondato dai pesci rossi, per poi
concludere con “Esperience” uscendo dal grande cilindro acquario e grondante di acqua, in mezzo
alle file dei benevoli spettatori, con la bacchetta e le note di un ipotetico walzer...un pò nuoto, un
pò musica, un pò tecnologie. L’arte anche come “una magnifica costrizione”.
5. Ruota per correre, 2011
150 x 210 cm
L’idea e il dipinto “Aria pulita” sono del 1990. Successivamente, per realizzare un prototipo e per
avere almeno una foto, con un ventilatore abbiamo cercato di gonfiare una decina di metri di un
grosso sacco di nylon che si usa per le serre, ma non siamo riusciti a piegarlo abbastanza, ci
volevano molti più metri di altezza nello studio. Passa il tempo, “la città sale”, l’idea è rimasta.
6. Attraversare l’ Atlantico a nuoto, 2011
210 x 150 cm
Nel 1982, dopo tre anni di preparazione e di performance con la costruzione di piscine in gallerie
d’arte e sui palcoscenici di teatri (Pier Lombardo a Milano) e piazze (Pavia e Ferrara) dove si
anticipava il futuro evento, la vera traversata si compie in cinque giorni - quanto dura il viaggio tra
Londra e New York- nuotando in una delle piscine della Queen Elizabeth 2.
7. Musica dal cielo, 2011
210 x 150 cm
1979 Piazza del Duomo a Milano. Le foto di galassie digitalizzate e tradotte in suoni dal più potente
computer dell’ epoca in Italia, TAU 2 con soli 70 MB. La musica piove dall’alto, da quattro palloni
ancorati di diam. 6 m ciascuno. Nello stesso anno una variante della Musica dal cielo a Mills
College di San Francisco ed a Irvine University con un pallone ad aria calda ancorato.
8. Come si può volare con le pinne, 2011
150 x 178 cm
Nel 1975 con questa idea partecipai alla Biennale Trigon a Graz. Nello stesso anno ho realizzato la
performance a Vermezzo (MI) su un prato verde dove appeso con carrucole tra due tralicci ho
tentato di volare “pinneggiando” in aria. Una breve sequenza di questo tentativo è stata trasmessa
nel notiziario della RAI 1° canale.
--------------
«….Un delfino può fare performance? Ne fanno ogni giorno. Là, ho… una metafora. Misheff è
un…che compra un biglietto di crociera e grazie a un transatlantico può evolversi verso l'umano.
Un delfino stanco, come gli uomini, un delfino pigro che non può nuotare per mesi, da solo, giacchè
ha bisogno di confidare su un luogo ospitale e socievole come la terrazza o la piscina di un
transatlantico. Una nave vale tutta la transavanguardia…»
Tommaso Trini, 1980
24
febbraio 2011
Alzek Misheff – Verderame
Dal 24 febbraio al 24 marzo 2011
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SG 14
Milano, Corso San Gottardo, 14, (Milano)
Milano, Corso San Gottardo, 14, (Milano)
Vernissage
24 Febbraio 2011, ore 18.30
Sito web
www.alzekmisheff.com
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