L'esposizione raccoglie una selezione della produzione artistica di Ortro degli ultimi anni, in un percorso in cui centrale è la riflessione sul caos generato dalla tecnologia e sull’alterata percezione di informazioni che questo genera. Con una tecnica in cui un fitto segno grafico si unisce all’ausilio dello stencil, i collage visivi di Ortro mescolano immagini provenienti da ambiti diversi, mescolando l’alto e il basso, il presente con il passato.
Per l'occasione, negli spazi adiacenti a Piazza McZee verrà affisso un manifesto rappresentante l'iconico volto di Mnemosine, mitica personificazione della memoria, dipinto dal pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, qui accostato al ritratto di Aby Warburg, storico dell'arte e autore del Bilderatlas Mnemosine, enorme atlante in cui egli si prefissava di creare relazioni tra i frammenti della cultura visiva occidentale. In dialogo con la natura dell’edificio, prossimo a diventare il futuro archivio comunale del paese, l’opera di Ortro ci esorta a voltarci indietro per guardare in avanti.
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Stefano Tedeschi aka Ortro nasce ad Ascoli Piceno nel 1984. Dopo il diploma in arti grafiche, conseguito all’Istituto d’Arte “O. Licini”, si trasferisce a Roma. Nel 2009, si laurea in storia dell’arte contemporanea all’Università “La Sapienza”. Dal 2011 porta avanti la sua ricerca sul caso e la necessità attraverso opere da cavalletto e poster affissi nelle strade.