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And Cut Off His Right Ear
Indagare il suono non solo come fenomeno udibile, ma in quanto dimensione estetica, onnivora e paradossale. Per celebrare i dieci anni, RepertorioZero presenta una mostra che ripercorre i temi portanti della loro indagine sulle pratiche sonore contemporanee, al confine tra musica, installazione e performance
Comunicato stampa
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Il gruppo curatoriale RepertorioZero compie dieci anni e con l’occasione presenta And Cut off His Right Ear, una mostra incentrata sulla ricerca del suono nella sua dimensione estetica, onirica e plastica. RepertorioZero, che nel 2011 ha vinto il Leone d’argento alla Biennale Musica di Venezia, è un’organizzazione non-profit ideata e fondata a Milano da Andrea Minetti, Paola Elia e Giovanni Verrando. Il gruppo è formato da artisti e compositori internazionali che centrano la propria ricerca su progetti legati al linguaggio musicale, ai nuovi strumenti e organizza mostre e attività educative.
And Cut off His Right Ear, ospitata negli spazi di BASE, consiste in un ciclo ininterrotto di performance della durata di due ore, attivato tre volte nel corso di due giornate, da venerdì 22 a sabato 23 marzo. Le performance vogliono sottolineare l’ipertrofia del linguaggio sonoro contemporaneo in uno spazio senza confini dove lo spettatore possa vagare senza dover intraprendere un percorso preciso. Ciò crea sovrapposizione e unione delle performance che si fondono e confondono non rendendone possibile l’attribuzione.
Il titolo fa riferimento all’usanza, presente in molte culture, di tagliare un orecchio agli uomini come iniziazione al diventare schiavi. Il suono, quindi e di conseguenza l’ascolto diventano simbolicamente ciò che rende liberi: non poter sentire, perdere un orecchio, si traduce nel dover sentire altrimenti.
And Cut off His Right Ear, ospitata negli spazi di BASE, consiste in un ciclo ininterrotto di performance della durata di due ore, attivato tre volte nel corso di due giornate, da venerdì 22 a sabato 23 marzo. Le performance vogliono sottolineare l’ipertrofia del linguaggio sonoro contemporaneo in uno spazio senza confini dove lo spettatore possa vagare senza dover intraprendere un percorso preciso. Ciò crea sovrapposizione e unione delle performance che si fondono e confondono non rendendone possibile l’attribuzione.
Il titolo fa riferimento all’usanza, presente in molte culture, di tagliare un orecchio agli uomini come iniziazione al diventare schiavi. Il suono, quindi e di conseguenza l’ascolto diventano simbolicamente ciò che rende liberi: non poter sentire, perdere un orecchio, si traduce nel dover sentire altrimenti.
22
marzo 2019
And Cut Off His Right Ear
Dal 22 al 23 marzo 2019
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
BASE
Milano, Via Ambrogio Da Fossano Bergognone, 34, (Milano)
Milano, Via Ambrogio Da Fossano Bergognone, 34, (Milano)
Orario di apertura
22 marzo: Sala B, ore 18:30, primo ciclo
23 marzo: Sala B, ore 11, secondo ciclo; Sala B, ore 15, terzo ciclo. Sala A, ore 17:30, talk con il filosofo Harry Lehmann
Vernissage
22 Marzo 2019, ore 18.30
Curatore