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Andar ridisognando il mondo. Atlante immaginario di Gianni Valbonesi
Nel caso delle 50 tra mappe e carte databili tra il XVIII e il XIX secolo appartenenti alla Biblioteca Poletti e riviste da Gianni Valbonesi, l’intervento di interpretazione è dichiarato e quindi evidente lo iato che esiste tra la realtà e l’immagine che di essa ci viene data.
Comunicato stampa
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I confini del mondo mutano col tempo, con le guerre, coi diversi punti di vista storici e culturali che il cartografo assume e trasmette, quasi sempre in maniera inconsapevole, ogni volta che cerca di dare del mondo una qualche rappresentazione. Anche le fotografie satellitari danno una certa interpretazione, partono da una certa visuale, da un qualche punto di vista, da un singolo occhio puntato da un qualche angolo di cielo. Al limite per rendere oggettivamente il mondo bisognerebbe stenderci intorno una grande carta e, in scala 1:1, tracciarvi sopra i rilievi, ricalcarci le coste, segnare le estensioni dei mari e degli oceani lasciandovi immergere la carta. Ci vorrebbe poi una mano che sopra questa grande carta disegnasse il contorno del mondo, il suo doppio; una mano così non potrebbe che essere, però, la mano di un dio. E quindi, poiché questo non è consentito a mano umana, ci si accontenta di dare una qualche rappresentazione sempre approssimativa, ben sapendo che tra la matita di colui che disegna e il mondo c'è sempre una distanza, una differenza incolmabile, ma piena di riferimenti culturali imprescindibili.
Nel caso delle 50 tra mappe e carte databili tra il XVIII e il XIX secolo appartenenti alla Biblioteca Poletti e riviste da Gianni Valbonesi, l'intervento di interpretazione è dichiarato e quindi evidente lo iato che esiste tra la realtà e l'immagine che di essa ci viene data. In questo caso ridisegnare le mappe e le carte significa quindi manifestamente ridisognare un mondo più o meno differente, in cui i luoghi si confondono, i mari diventano cieli e si riempiono di stelle, le flore e le faune dei paesi esotici riempiono le pianure padane delle vecchie carte estensi, i mondi si riflettono specularmente in planisferi dell'assurdo. A volte l'intervento artistico è vistoso ed evidente, a volte nascosto e segreto, bisogna andarlo a cercare con pazienza ed attenzione, potendo solo così scoprire le meraviglie che all'occhio veloce e distratto passerebbero sicuramente inosservate.
Nato a Roma nel 1941, Gianni Valbonesi a un anno si trasferisce a Modena, dove tuttora vive e lavora. Partecipa all'effervescente clima culturale modenese che, tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70, vede tra i suoi protagonisti in campo artistico-visivo personaggi come Adriano Spatola, Franco Vaccari, Luigi Ghirri, Claudio Parmiggiani e, in ambito musicale, Francesco Guccini, i Nomadi, l'Equipe '84 (veri interpreti del desiderio di massa di viaggiare, eterni vagabondi tra la Via Emilia e il West, inseguendo anche una sola giornata al mare). E' un fervido clima di rimescolamento delle arti che contamina i diversi linguaggi "alti" della cultura con quelli "bassi" della comunicazione di massa: pubblicità, fumetti, musica pop; sicuramente non è da sottovalutare il fatto che, dal 1974, insieme ad Oscar Goldoni (autore della foto di copertina e del disegno interno del celebre disco Gran'Italia) Gianni Valbonesi ha inaugurato l'Ufficio grafica del Comune di Modena, anche se ama definirsi "artista prestato alla grafica". Viaggiatore instancabile, coltiva e trasferisce nei collages che realizza ormai da quarant'anni, cimeli, suggestioni, simboli, ispirati non solo al suo amore per i viaggi e l'avventura, ma anche ai suoi numerosi e vari interessi che spaziano dalla geografia alla cartografia, dalla musica all'antropologia e alla linguistica, dalla filatelia e numismatica all'enologia e gastronomia. Un lavoro analogo a quello sulle mappe della Biblioteca Poletti è stato realizzato da Valbonesi a Carpi nel 1986 su di un consistente nucleo di mappe catastali. Tra le sue ultime mostre personali si segnalano: nel l998 Fuori Tema, presso il Palazzo della Provincia di Modena, nel 2001 Collages de Gianni Valbonesi, allestita presso la Galerie Le Local di Poitier in Francia, nel 2002 Profili. Gianni Valbonesi, presso la Galleria Civica di Modena.
Nel caso delle 50 tra mappe e carte databili tra il XVIII e il XIX secolo appartenenti alla Biblioteca Poletti e riviste da Gianni Valbonesi, l'intervento di interpretazione è dichiarato e quindi evidente lo iato che esiste tra la realtà e l'immagine che di essa ci viene data. In questo caso ridisegnare le mappe e le carte significa quindi manifestamente ridisognare un mondo più o meno differente, in cui i luoghi si confondono, i mari diventano cieli e si riempiono di stelle, le flore e le faune dei paesi esotici riempiono le pianure padane delle vecchie carte estensi, i mondi si riflettono specularmente in planisferi dell'assurdo. A volte l'intervento artistico è vistoso ed evidente, a volte nascosto e segreto, bisogna andarlo a cercare con pazienza ed attenzione, potendo solo così scoprire le meraviglie che all'occhio veloce e distratto passerebbero sicuramente inosservate.
Nato a Roma nel 1941, Gianni Valbonesi a un anno si trasferisce a Modena, dove tuttora vive e lavora. Partecipa all'effervescente clima culturale modenese che, tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70, vede tra i suoi protagonisti in campo artistico-visivo personaggi come Adriano Spatola, Franco Vaccari, Luigi Ghirri, Claudio Parmiggiani e, in ambito musicale, Francesco Guccini, i Nomadi, l'Equipe '84 (veri interpreti del desiderio di massa di viaggiare, eterni vagabondi tra la Via Emilia e il West, inseguendo anche una sola giornata al mare). E' un fervido clima di rimescolamento delle arti che contamina i diversi linguaggi "alti" della cultura con quelli "bassi" della comunicazione di massa: pubblicità, fumetti, musica pop; sicuramente non è da sottovalutare il fatto che, dal 1974, insieme ad Oscar Goldoni (autore della foto di copertina e del disegno interno del celebre disco Gran'Italia) Gianni Valbonesi ha inaugurato l'Ufficio grafica del Comune di Modena, anche se ama definirsi "artista prestato alla grafica". Viaggiatore instancabile, coltiva e trasferisce nei collages che realizza ormai da quarant'anni, cimeli, suggestioni, simboli, ispirati non solo al suo amore per i viaggi e l'avventura, ma anche ai suoi numerosi e vari interessi che spaziano dalla geografia alla cartografia, dalla musica all'antropologia e alla linguistica, dalla filatelia e numismatica all'enologia e gastronomia. Un lavoro analogo a quello sulle mappe della Biblioteca Poletti è stato realizzato da Valbonesi a Carpi nel 1986 su di un consistente nucleo di mappe catastali. Tra le sue ultime mostre personali si segnalano: nel l998 Fuori Tema, presso il Palazzo della Provincia di Modena, nel 2001 Collages de Gianni Valbonesi, allestita presso la Galerie Le Local di Poitier in Francia, nel 2002 Profili. Gianni Valbonesi, presso la Galleria Civica di Modena.
16
settembre 2004
Andar ridisognando il mondo. Atlante immaginario di Gianni Valbonesi
Dal 16 settembre al 04 dicembre 2004
arte antica
Location
PALAZZO DEI MUSEI
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Orario di apertura
Venerdì 17 settembre: ore 9-23. Sabato 18 settembre : ore 9-23. Domenica 19 settembre: ore 9-23. Orario mostra dal 20 settembre al 4 dicembre 2004
lunedì 14,30 19
dal martedì al venerdì 8,30-13; 14,30-19
sabato 8,30-13
Vernissage
16 Settembre 2004, ore 17,30