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Andrea Brandi – Geometrie riflesse
“Senza mutamento non c’è storia, senza regolarità non c’è tempo”, così scrive George Kubler riferendosi alla permanenza e al mutamento.
Comunicato stampa
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"Senza mutamento non c'è storia, senza regolarità non c'è tempo", così scrive George Kubler riferendosi alla permanenza e al mutamento. Questa frase sembra adattarsi perfettamente alla continuità e alla contemporanea metamorfosi dell'astrazione geometrica nel tempo, di artista in artista, di opera in opera.
Andrea Brandi è depositario ed erede di quella linea artistica, che ormai da quasi un secolo continua a stupirci con sempre nuove ma coerenti soluzioni.
Ha rivolto, una attenzione particolare ai grandi maestri del passato, da Piet Mondrian a Kazimir Malevic, da Giacomo Balla a Mario Radice da Mauro Reggiani a Luigi Veronesi. Il suo substrato culturale lascia un segno, modificandosi in ogni suo lavoro, tracciandone l'evoluzione in un tenace percorso creativo. Autodidatta ma di notevoli capacità tecniche, concretizza le sue aspirazioni astratte attraverso l'utilizzo di materiali, quali l’acciaio e il plexiglas, grazie ai quali riesce ad elaborare uno stile preciso e meticoloso. Le soluzioni formali a cui giunge, testimoniano le sue inesauribili capacità interpretative e confermano la continua evoluzione del suo fare artistico che lo ha portato ad abbandonare il pennello in favore di materiali a lui più congeniali, per mezzo dei quali realizza sempre varianti geometriche ma lineari.
Forme esatte, memori di un'astrazione classica, ma vibranti di nuove emozionanti energie. È evidente che ci si trova dinanzi a un lavoro lungo e paziente, in cui la mediazione tecnica funge anche da filtro rispetto all'espressività immediata della mano. Tale dimensione di crescita lenta è ribadita dalla configurazione a più strati delle immagini, che sollecitano una lettura tanto orizzontale quanto verticale, anch'essa prolungata nel tempo.
Le forme geometriche, secondo uno schema mentale ben definito, lo portano a svelare il suo concetto di astrazione nella rivelazione della forma esatta. I tratti estetici che emergono da questa breve trattazione mostrano come Brandi indaghi attentamente sull'astrazione storica attuandone una rilettura attraverso un taglio moderno.
Andrea Brandi è depositario ed erede di quella linea artistica, che ormai da quasi un secolo continua a stupirci con sempre nuove ma coerenti soluzioni.
Ha rivolto, una attenzione particolare ai grandi maestri del passato, da Piet Mondrian a Kazimir Malevic, da Giacomo Balla a Mario Radice da Mauro Reggiani a Luigi Veronesi. Il suo substrato culturale lascia un segno, modificandosi in ogni suo lavoro, tracciandone l'evoluzione in un tenace percorso creativo. Autodidatta ma di notevoli capacità tecniche, concretizza le sue aspirazioni astratte attraverso l'utilizzo di materiali, quali l’acciaio e il plexiglas, grazie ai quali riesce ad elaborare uno stile preciso e meticoloso. Le soluzioni formali a cui giunge, testimoniano le sue inesauribili capacità interpretative e confermano la continua evoluzione del suo fare artistico che lo ha portato ad abbandonare il pennello in favore di materiali a lui più congeniali, per mezzo dei quali realizza sempre varianti geometriche ma lineari.
Forme esatte, memori di un'astrazione classica, ma vibranti di nuove emozionanti energie. È evidente che ci si trova dinanzi a un lavoro lungo e paziente, in cui la mediazione tecnica funge anche da filtro rispetto all'espressività immediata della mano. Tale dimensione di crescita lenta è ribadita dalla configurazione a più strati delle immagini, che sollecitano una lettura tanto orizzontale quanto verticale, anch'essa prolungata nel tempo.
Le forme geometriche, secondo uno schema mentale ben definito, lo portano a svelare il suo concetto di astrazione nella rivelazione della forma esatta. I tratti estetici che emergono da questa breve trattazione mostrano come Brandi indaghi attentamente sull'astrazione storica attuandone una rilettura attraverso un taglio moderno.
23
giugno 2012
Andrea Brandi – Geometrie riflesse
Dal 23 giugno al 31 agosto 2012
arte contemporanea
Location
BAG BRANDI ART GALLERY
La Spezia, Via Vanicella, 37, (La Spezia)
La Spezia, Via Vanicella, 37, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 10-12 e 16-20
Vernissage
23 Giugno 2012, ore 18,00
Autore
Curatore