UN’ATTRAZIONE FATALE
ll Naviglio immortalato nei suoi diversi aspetti: dallo scorrere delle acque ai volti di chi lo frequenta, dall'atmosfera d'antan che ancora emanano vecchi cortili e storiche botteghe al contrappunto di modernità dei negozi à la page e dei colorati e chiassosi locali della movida, fino ai caratteristici ponti: scavalcamenti che testimoniano il passaggio di epoche e momenti storici, ma che raffigurano anche il transito, legato ai commerci e ai mestieri. Un ensemble di situazioni che si mescolano tra persone di vario genere, arte, musica e, perché no, un pizzico di romanticismo. Insomma, la vita che pulsa intorno al celeberrimo canale milanese e che viene raccontata per immagini nella mostra personale “el Navili”, realizzata dal fotoamatore parmigiano Andrea Calestani.
Scatti raccolti nel corso degli anni e ispirati dall'incontro con Giovanni, amico milanese. Disquisendo e confrontandosi sulle acque dei rispettivi rii che attraversano le loro città: Il Naviglio a Milano e la Parma, nella ex capitale del Ducato, Calestani si è appassionato e lasciato coinvolgere dall' ambiente Naviglio. Colpito sia dalla particolarità dei suoi scorci sia, soprattutto, da quella colorata umanità che lo vive e che lo rende un unicum dentro la complessità della metropoli. Un bene rifugio nel quale riemergono luoghi e sensazioni del passato, intrecciate ai riti della modernità. E questo connubio, tra conservazione e innovazione, non poteva trovare teatro più adatto che nel suggestivo scenario del “Centro dell'Incisione”, in Alzaia Naviglio Grande al 66.
Nell'occasione verrà anche presentato il volume fotografico “el Navili”, che raccoglie gli scatti narrativi presentati nella mostra, edito nella collana “iQuadernidiGentediFotografia”. Fotografie di Andrea Calestani. Testi di Roberto Mutti, Paolo Nizzola e dell’autore.