In mostra l'opera U-R-U del 2002, composta da una vasca da bagno dal cui scarico si vede un occhio che si guarda intorno, mentre si sente un rumore di ferro che batte su di un tubo: questo rumore cadenzato è in realtà un messaggio in codice morse, U-R-U, punto, punto, punto, punto linea punto, punto, punto, punto... Come per noi la presenza sotto lo scarico è la rivelazione di un altro mondo sconosciuto ed inquietante, così è per lui, che appunto ci chiede chi siamo noi. La vasca diventa così un limen fra due mondi vicini ma reciprocamente ignoti, una finestra fra due dimensioni un po' come la porta sullo sfondo di "Las Meninas" di Velasquez.

Un’altra opera sarà "Una furtiva lacrima", titolo di una celeberrima aria de "L'elisir d'amore" di Donizetti. Si tratta di un video in cui mi si vede in piano americano la figura di un uomo sotto la doccia. In sottofondo, il rumore dell'acqua e la musica suddetta in presa diretta. L’autore canta in playback, ma l'impedimento dell'acqua che gli cola sulla faccia, gli ostruisce il naso e la bocca. Il risultato è l'immagine di un pianto irrefrenabile e singhiozzante, ed un effetto di sospensione del respiro anche in chi guarda. L’autore inoltre espone dei lavori nuovi a sorpresa.