Brancolini Grimaldi Arte Contemporanea presenta ANDREA FRASER, la prima mostra personale in Italia dedicata ad Andrea Fraser.

In mostra le più celebri video installazioni dell’artista newyorkese: Museum Highlights: A Gallery Talk (1989), Little Frank and his carp (2001), Official Welcome (2001), insieme a recenti fotografie.
Verrà inoltre presentato un nuovo video, commissionato dalla galleria e realizzato da Andrea Fraser a Roma. In questo lavoro l’artista si focalizza sul modo in cui l’arte è percepita e apprezzata dal pubblico, in particolare dal turismo di massa che affolla i musei italiani. Ispirato dalla bellezza e dal fascino dell’arte antica esposta nei musei romani, il video evidenzia con originalità la contraddizione tra il contenuto teologico ed estetico dell’arte del Rinascimento, e la superficiale comprensione da parte del turismo che vaga nei musei.

I lavori esposti illustrano un preciso ambito del percorso artistico di Andrea Fraser: il legame fra arte e spettatori, esplorato negli spazi dell’arte stessa, i musei.

MUSEUM HIGHLIGHTS: A GALLERY TALK è una performance realizzata nella forma di visita guidata al Philadelphia Museum of Art.
Fraser si concentra sul rapporto tra arte, classe sociale e gusto del pubblico, confrontando le immagini girate nel museo con filmati registrati in una classe privata, sottolineando la diversa percezione dell’opera d’arte in differenti contesti sociali.

LITTLE FRANK AND HIS CARP è un video progettato da Frank Gehry (il Little Frank del titolo) e girato con una telecamera nascosta e senza permesso di registrazione nel museo Guggenheim di Bilbao. Andrea Fraser, nelle vesti di una turista qualsiasi, entra nel museo e, munita di una guida audio, inizia la visita, guidata dalla voce registrata. Il video è ispirato dalle suggestioni e dalle emozioni provate dall’artista e suggerite dalla stessa audio-guida: si fa pensierosa quando la voce annuncia che “l’arte contemporanea è complicata, difficile, sconcertante”, sorridente quando l’audio spiega che “la struttura architettonica del museo è stata concepita per far sentire i visitatori a loro agio”. Per arrivare infine a sollevarsi il vestito e a muoversi contro una colonna, quando la guida richiama l’attenzione sul “potere sensuale” delle linee e delle curve del museo, invitando ad accarezzarle.



Nonostante l’atteggiamento disinibito, nessuno dei presenti interviene. L’artista interpreta il testo della guida come una insolita metafora sensuale ed emozionale e una sorta di manuale di “seduzione museale”.

OFFICIAL WELCOME è una parodia dei discorsi inaugurali delle esposizioni d’arte, secondo un gioco di scambio di ruoli di cui l’artista si rende protagonista. Andrea Fraser esamina il rapporto tra gli artisti e i loro committenti, collezionisti e finanziatori. Official Welcome è una indagine sulla condizione economica e sociale dell’arte e sul ruolo contraddittorio degli artisti che vogliono essere sostenuti e ammirati, anche quando trasgrediscono e criticano.

Andrea Fraser ha partecipato alla 45esima Biennale di Venezia nel 1993 con il progetto STELLVERTRETER REPRESENTATIVES, per il padiglione austriaco. I suoi video sono stati presentati alle più importanti esposizioni d’arte contemporanea: Official Welcome a Art Basel Miami Beach nel 2003. Una recente retrospettiva dedicata all’artista Andrea Fraser, Works: 1984 to 2003, è stata organizzata al Dunkers Kunsthus, a Helsingborg in Svezia, nel 2004.

In contemporanea alla mostra a Roma, Brancolini Grmaldi Arte Contemporanea presenta negli spazi della galleria di Firenze la video installazione EXHIBITION.






EXHIBITION è un video in cui si giustappongono diverse immagini dell’artista mentre balla la samba indossando il tipico costume del Carnevale brasiliano. Alle scene, senza audio e registrate in studio, si alternano altre dove esplodono il fragore, i colori e la confusione di Rio e dove Andrea Fraser viene ripresa mentre balla la stessa danza durante una sfilata del Carnevale.

La proiezione del filmato video a grandezza naturale, crea un’identificazione tra l’immagine sullo schermo e lo spazio reale, con effetto di coinvolgimento sottolineato anche dal fondo nero del filmato e dall’oscurità della galleria. EXHIBITION è un esempio di come l’arte contemporanea attraverso il video, riesca ad appropriarsi di certe immagini della cultura popolare quotidiana, per inserirle in un contesto del tutto diverso. Il semplice confronto tra immagini documentarie originali ed altre realizzate in studio, introduce una catena di opposizioni tra studio di registrazione, galleria e strada, partecipazione diretta all’evento e riproduzione illusoria del carnevale.