Andrea Martinelli torna ad esporre in Italia, reduce dal grande successo della mostra personale al Museo Frissiras di Atene, rassegna di largo respiro, vero evento internazionale introdotto da scritti di Manos Stefanidis e Edward Lucie-Smith che ha attirato più di ventimila visitatori collocando il pittore toscano tra gli artisti quarantenni più apprezzati del mondo.

Le sue doti e la sua preparazione, evidenti fin dagli esordi, avevano immediatamente incontrato l’apprezzamento della critica. Tra i primi a segnalare Martinelli è stato Giovanni Testori. È uno scritto di Vittorio Sgarbi che accompagna la personale del giovane artista italiano al Parlamento Europeo di Strasburgo nel 2001.

Soggetti della pittura di Martinelli sono figure della maturità e della vecchiaia. Indagate con occhio impietoso e segno tagliente, costituiscono ormai una vera galleria di personaggi dello stretto entourage dell’artista. A volte accompagnate da un doppio di differente misura, queste figure di uomo e di donna o autoritratti, riflettono le meditazioni filosofiche del pittore, impegnato in una ricognizione del tempo presente ma sulla scorta di un’attenzione globale ai dati fisici e psicologici della persona che denota alto senso della storia, forti capacità introspettive e occhio acutissimo.

Nella mostra personale odierna Andrea Martinelli esporrà un gruppo di dipinti appositamente eseguiti.