Andrea Mastrovito, Le cinque giornate
a cura di Alessandra Galasso

Dal 5 al 10 aprile, 2011
5, 6, 7, 8, 9 aprile, 18:30: performance
Domenica, 10 aprile, dalle ore 15: finissage e dalle ore 17, replica di tutte le performance

Per partecipare alle performance scrivere a lecinquegiornate@gmail.com
I partecipanti potranno presentarsi alla biglietteria del museo a partire dalle ore 18:00 mostrando all'ingresso l'email di conferma di partecipazione. Le performance dureranno pochi minuti e saranno filmate e fotografate. Ogni partecipante riceverà una foto ricordo che sarà inviata via email dall'artista.

Martedì 5 aprile alle ore 9:30 si apre la serie di esposizioni temporanee in programma al Museo del Novecento con “Primo
piano d’artista”, la mostra/evento di Andrea Mastrovito, a cura di Alessandra Galasso.
Dal 5 al 10 aprile lo Spazio Mostre, situato nella manica lunga al piano terra del Museo del Novecento, ospiterà una serie di performance realizzate dall’artista in collaborazione con il pubblico. Nel corso di ogni performance sarà realizzato un disegno di grandi dimensioni formato da numerosi fogli di carta colorata. L’azione sarà visibile a tutti i visitatori del Museo, nonché ai
passanti di via Marconi su cui lo Spazio Mostre si affaccia.
Ogni giorno, alle 18.30, l'artista farà accomodare tra le 40 e le 50 persone su delle gradinate, collocate all'interno dello spazio espositivo, e a ciascuno di essi sarà consegnato un cartoncino colorato su cui l'artista avrà precedentemente realizzato il particolare di un disegno. Al suo via, tutti i partecipanti solleveranno il proprio cartoncino andando a comporre l’opera completa. Ogni performance verrà videoripresa e fotografata. Il video sarà messo in mostra il giorno seguente, così come il disegno che verrà allestito su una parete all'interno dello spazio. A ciascuno dei partecipanti l'artista invierà via e-mail, un'immagine digitale della performance.
Per realizzare i suoi disegni, Andrea Mastrovito prenderà ironicamente spunto dalle Cinque Giornate, in riferimento sia alle Cinque Giornate di Milano, storica insurrezione avvenuta tra il 18 e il 22 marzo del 1848, che alle cinque giornate di squalifica assegnate, durante il campionato italiano di calcio del 2001-2002, all’allenatore Carlo Mazzone, reo di essersi scagliato, durante la partita Atalanta-Brescia, a insultare la curva della tifoseria avversaria. Il corto circuito semantico tra i due episodi acquista forma attraverso il progetto stesso. Le cinque giornate sono anche un riferimento alla durata della sequenza di performance che compongono l’evento.
Lo spazio sarà progressivamente riempito dalle tracce e dagli strumenti utilizzati per realizzare tutti gli interventi (carta, colori, pennelli, bozzetti, grandi disegni e video delle performance) trasformandosi in un grande studio d’artista aperto al pubblico. Domenica 10 aprile, alle ore 15, finissage della mostra ultimata. A partire dalle ore 17 sarà eseguita la sequenza completa di tutte le cinque performance.