È nella cifra della simpatia, nel senso etimologico del “sentire insieme” e della piacevole ironia che la Galleria Babele di Laura Accordi saluta l’anno vecchio e celebra l’arrivo del nuovo, grazie alla mostra di singolare creatività Miracolini di Andrea Rauch, una delle firme più note e originali del Graphic Design made in Italy.
I Miracolini di Andrea Rauch sono piccoli atti di misericordia compiuti sia verso persone comuni, sia verso celebri personaggi di fantasia che lasciano un sorriso sulle labbra per la singolare storia che raccontano, per l’ironia del messaggio morale che consegnano, per l’umanità delle vicende narrate.
Sarà presente l’artista che presenterà insieme alla curatrice della mostra Laura Accordi il Portfolio Miracolini edito da Babele Edizioni.
«Una divertente raccolta di Ex-voto propiziatori, quasi una sottile captatio benevolentiae, un esorcismo per procurarsi buona salute, prosperità e fortuna in cui lo sguardo benevolo e divertito dell’autore suscita un senso di tenerezza e insieme di bonomia in chi osserva, mentre la squisitezza e la vivacità della rappresentazione attraggono e conquistano immediatamente», spiega Laura Accordi.
Dal 10 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 saranno esposti alla Galleria Babele una trentina di opere in tecnica mista, fra dipinti e sculture, che dimostrano una volta di più come l’estro creativo e la tecnica raggiungano un connubio perfetto nell’arte di Rauch e trovino una simpatetica esplicitazione in questi Ex-voto, tenere testimonianze di amore divino, meschinità umana, piccoli drammi e bizzarre illusioni.
In Miracolini, casette, barchettine, trenini e alberelli si stagliano su sfondi di nubi inquiete, spesso percorsi da una saetta variopinta: colori vivaci dipingono un mondo minuto e indifeso, innocente e giocoso teatro delle vicende umane talora emblematiche e metaforiche, talora comiche e ingenue. E così ecco l’incredibile retroscena del salvataggio di Pinocchio da parte di Santa Turchina, l’ambivalente dono di Santa Lucia alla povera Francesca Sperandio affetta, prima che afflitta, da astigmatismo, ma anche la gloriosa impresa di Attilio Pelagatti per intercessione dei Santi Francesco e Caterina e molte altre storie ancora.
La mano di Andrea Rauch tratteggia queste vicende con lo stile inconfondibile di sempre, fatto di scelte cromatiche decise, contrasti accesi e interventi di grafica che sintetizzano in modo perfetto il racconto del breve testo riportato al lato. «Questa interazione che diventa dialogo tra narrazione e immagine, senza che nessuno dei due prevalga sull’altro, è una caratteristica centrale nel percorso artistico di Rauch» spiega la curatrice della mostra Laura Accordi, «e si esplicita non solo nella sua attività di illustratore di classici (Pinocchio, Alice ed altri) nella quale si riscontrano contaminazioni che vanno dalla pop art ai comics, dalla pittura al ready made, ma anche nei suoi numerosi manifesti in cui l’immagine diviene significato, e non solo mera rappresentazione, del pensiero da cui scaturisce l’evento correlato».
Originale ed espressivo, empatico e rappresentativo, lo stile di Andrea Rauch, annoverato fra i più grandi graphic designer, è stato più volte il prescelto da celebri istituzioni quali la Biennale di Venezia, il Centre Georges Pompidou, l'Unione dei Teatri d'Europa, il Palio di Siena, la Regione Toscana e per movimenti politici e d’opinione quali Greenpeace, Unicef e L’Ulivo. Le sue realizzazioni di grande forza evocativa e di sorprendente umanità l’hanno portato a collaborare con personalità di rilievo quali il noto graphic designer Milton Glaser e i grandi illustratori Maurice Sendak, Emanuele Luzzati, Roberto Innocenti, nonché ad assumere il ruolo di docente di Grafica presso l’Università degli Studi di Siena e di Storia della Grafica presso lo IED di Firenze.
Accanto alle opere originali, la mostra propone il portfolio Miracolini, per Babele Edizioni: pubblicazione limitata in centoventi esemplari numerati e firmati dall’artista, contenente 12 tavole illustrate. Racchiusa in un’elegante cartella, la pubblicazione, per la sua accurata impostazione tipografica, unita ad un'accattivante composizione ed alla qualità della carta usata, si presenta come un'edizione pregiata.