In occasione di questa esposizione, Andrea Salvino presenta una serie di quadri e un grande disegno su tela, ideati appositamente per lo spazio della galleria. Ispirato da un film di Jean-Pierre Melville ‘Le Cercle Rouge’ 1970 l’artista mette in scena i suoi Senza Nome. I lavori vivono di una forte relazione tra loro. Ritratti, interni, scene tratte da film. Phantomas, un giovane extracomunitario, Piazza Fontana, Alain Delon, Nadia Desdemone Lioce, una martire cecena, un delinquente comune sono i protagonisti del mosaico ‘mentale’ dell’evento espositivo.

Come sottolinea Andrea Salvino: “Il racconto che vi sottopongo in questa occasione è la traduzione di solitudine, violenza, mistero, la passione del rischio e l’aspro sapore dell’imprevedibile e dell’ineluttabile, quello che coinvolge uomini sperduti nelle proprie manie, prigionieri delle proprie ossessioni e schiavi dei propri codici”.

Andrea Salvino è nato nel 1969 a Roma dove vive e lavora. Il suo lavoro è apparso in una serie di mostre personali e collettive in Italia e in Europa. Tra le sue mostre più recenti ricordiamo le collettive Exit Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2002; Identità Italiane. Arte oggi 1990 - 2001 Museo del Corso, Roma 2002; Assenze – Presenze. Una nuova generazione di artisti italiani, Botanique, Bruxelles, Belgio 2003; Absolut Generations, Sezione “Extra 50”, La Biennale di Venezia 2003. Ultima personale: Donne Facili, Corvi-Mora, Londra, UK 2003.