Andro Semeiko

A Glorious Journey



La Galleria Atlantica è lieta di ospitare, da venerdì 5 novembre al 10 febbraio, la mostra di Andro Semeiko, A Glorious Journey, corredata da un catalogo con testo di Alberto Mugnaini.

L’artista, nato in Georgia nel 1975 e formatosi a Londra, dove vive e lavora, si presenta per la prima volta in Italia, rappresentato in esclusiva dalla galleria Atlantica.

La mostra comprenderà una serie di lavori pensati appositamente per questa occasione, dipinti di piccolo e grande formato, che dialogheranno con installazioni di oggetti, e un grande disegno che verrà realizzato direttamente sulla parete.

La ricerca di Andro Semeiko ruota intorno alla possibilità di raccontare una realtà parallela alla nostra, perennemente trasfigurata da sfasamenti temporali e spaziali, ricostruita dal libero flusso dell’affabulazione. Fedele alla vena favolistica della sua terra d’origine, la Georgia, egli usa infatti la pittura in una chiave narrativa, come strumento per sovrapporre e far interagire dimensioni cronologiche tra loro lontane, creando uno stato di sospensione e di meraviglia.



La sua icona distintiva, si potrebbe dire il suo marchio di fabbrica, è la figura di un guerriero completamente celato in un’armatura, che ritroviamo sperduto e spiazzato in contesti anacronistici, smarrito lungo le varie tappe di un paradossale viaggio nel futuro; queste sagome senza volto, cifre di un passato a noi remoto, si trovano proiettate in luoghi e contesti che, pur essendo a noi familiari, catturati in questa atmosfera di spaesamento, assumono i contorni di un incanto fuori dal tempo.



Se in questi improbabili mondi la realtà, come ha scritto il critico inglese J. J. Charlesworth, è presa in un perenne flusso che la mantiene sempre in movimento, anche la fattura pittorica partecipa di questo fluire: ora ammicca a un realismo descrittivo le cui radici affondano nella grande maniera del passato, e ora, senza contraddire se stessa, assume movenze più morbide, esibendo con grande padronanza la traccia delle pennellate, liquefacendosi in aloni, allentandosi in striature e colate, abbandonandosi alla scorrevolezza di passaggi cromatici rapidi e fluttuanti.



Tra pittura e mondo esterno il confine è continuamente violato, il colore talvolta forma escrescenze che si confondono e interagiscono con le sagome di oggetti fuori dal dipinto, i quadri si trovano a dialogare con progetti e costruzioni che riprendono a loro volta il filo del racconto e lo articolano come in una polifonia.

Nei dipinti realizzati per Atlantica il tessuto narrativo si arricchisce di motivi legati alla cultura locale, trasfigurando in vedute fantastiche la suggestione di vicende e leggende del territotio.