Di Andy Warhol (1928-1987) la rassegna propone 18 opere, in prevalenza databili all’ultimo suo decennio di attività: assieme alle caratteristiche immagini di dive cinematografiche compaiono ritratti di travestiti negri, bottiglie di acqua minerale, pistole, rinoceronti, fiori, il Vesuvio in eruzione.
Personaggi e cose ripresi tutti con l’asettico quanto sublime “distacco” che contraddistingue la caratteristica produzione del maestro della Pop Art.
Ma l’importante rassegna costituisce nel contempo una sorta di “ritorno”a Ferrara della figura di Andy Warhol, che nel 1975 presentò al Palazzo dei Diamanti la rassegna “Ladies and Gentlemen”: quella lontana esperienza è rievocata in catalogo (edizioni “Liberty House”, Ferrara, a cura di Lucio Scardino) dai ricordi dell’allora direttore dei Diamanti , Franco Farina, nonché da un interessantissimo reportage fotografico di Dino Pedriali. Il volume è arricchito da un intenso saggio critico di Marisa Vescovo e da una biografia con un singolare “necrologio” dell’artista steso dal celebre regista cinematografico Derek Jarman.
L’esposizione costituisce un’altra importante tappa espositiva della galleria “Benini” che in un biennio di attività ha alternato con intelligenza mostre di maestri consacrati (Galliani, Carmi) retrospettive (Vedova) , rassegne di taglio storico “locale” (“Verso Ferrara…”), personali di giovani autori (Andreani, Magni) , per non parlar poi della provocatoria rassegna sul mito di San Sebastiano nell’arte contemporanea.