'anello'
Auditorium Roffredo Caetani
del Conservatorio Statale di Musica Ottorino Respighi
Via Ezio 32, 04100, Latina (0773 664173,
www.conslatina.it)

Opere degli artisti
Ennio Alfani, Franca Bernardi, Antonio Capaccio
Tommaso Massimi, Arnaldo Sanna, Giuseppe Tabacco.
Con un poemetto di
Silvia Bre, Claudio Damiani, Valerio Magrelli.

Un progetto di
BRECCE per l'arte contemporanea,
a cura di Antonio Capaccio,
nell’ambito del Festival 2014
'Le forme del suono'.

“'Anello' è un progetto, fra arte e poesia, che trova il proprio fondamento nella disposizione al dialogo di tutti gli autori che vi partecipano. Sei artisti hanno realizzato una lunga serie di opere icollaborazione. Ciò è avvenuto in forme molteplici: sia attraverso l’adozione di medesime tecniche e modalità operative, sia mediante il prelievo, la trasfigurazione o la fusione di elementi, o condividendo intenti ideativi e progettuali. Ogni opera è dunque lavoro di più artisti, in un intreccio di voci che disegna l’anello. Tre poeti hanno composto insieme un unico poemetto, scambiandosi più volte il testimone del verso. Ciascuno, i poeti come gli artisti, sembra aver affrancato e disciolto il proprio gesto da ogni residua aspettativa del mondo, nella disposizone all’accoglienza e nel dialogo con l’altro. Ma la risolutezza di questo incedere comune può fiorire soltanto fra coloro che sanno di non confondersi gli uni con gli altri. Così, nella loro purezza, queste opere ci appaiono vicine al cerchio ermetico di una libera creazione. 'Anello' è un progetto itinerante che ha iniziato il proprio cammino, nello scorso mese di marzo, presso l’associazione culturale Tralevolte di Roma, e proseguirà a giugno, dopo la mostra di Latina, in Piemonte, nello spazio espositivo dell’ex Confraternita dei Battuti a Vicoforte. La presenza nell’ambito del festival 'Le forme del suono' ha un significato certamente emblematico:l’intreccio e il confronto tra i diversi linguaggi - musica, arte, poesia - libera la creatività più autentica da distinzioni specialistiche spesso improduttive, e dai pregiudizi e i condizionamenti di un’eccessiva autoreferenzialità.”
(Antonio Capaccio)