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Angela Carrubba Pintaldi
Non una sola sede ma un vero e proprio percorso urbano articolato in tre tappe sarà l’allestimento ideato per l’imponente mostra RINASCITA 2010 dell’artista siciliana Angela Carrubba Pintaldi organizzata dalla Fondazione Pasqua2000.
Comunicato stampa
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ANGELA CARRUBBA PINTALDI ospitata dalla FONDAZIONE PASQUA2000 con la mostra RINASCITA 2010
Non una sola sede ma un vero e proprio percorso urbano articolato in tre tappe sarà l’allestimento ideato per l’imponente mostra RINASCITA 2010 dell’artista siciliana Angela Carrubba Pintaldi organizzata dalla Fondazione Pasqua2000. Un percorso che partirà dalla Chiesa Maria Santissima del Soccorso nella centrale via Garibaldi che ospita l’opera, una e trina, del Trittico, tre grandi tele che raffigurano Padre, Figlio e Spirito Santo. Un allestimento particolarmente suggestivo che troverà nello stile barocco della chiesa il contraltare ideale per opere minimali ma dal forte segno cromatico giocato sui toni dell’oro e argento. Nella vicina chiesa di S. Alberto, già denominata Chiesa degli Artisti, troverà collocazione la parte centrale della mostra Rinascita 2010 costituita da 15 opere (pigmenti su tela) realizzate dall’artista fra il 2007 e il 2009 e l’installazione “Il ritorno di Cristo a Gibellina”. Questa parte di mostra si inscrive nel ciclo “Ad dominam per dominam” ideata dalla Fondazione Pasqua2000 per indagare sulla condizione femminile. La terza tappa del percorso artistico si troverà presso il palazzo del Seminario di via Cosenza, sede della Fondazione Pasqua2000, che ospita le 27 Porte, opere di grandi dimensioni che necessitano di una sede espositiva idonea quale si è dimostrata essere questa del Seminario. Tre luoghi unici, particolari uniti da un fil rouge ideale ma tangibile: il “senso del sacro” che sottende all’intera ricerca dell’artista e che trova nella polvere dei pigmenti l’elemento materico e cromatico per dar voce al suo personalissimo universo interiore esaltato e dilaniato allo stesso tempo dalla diatriba tra sacro/profano, ideale/reale, spirito/carne, gioia/dolore, vita/morte e infine rinascita.
L’artista Angela Carrubba Pintaldi, da sempre sensibile alle cause umanitarie, ha deciso di devolvere parte del ricavato dalla mostra in beneficenza al Preventorio dei bambini rachitici di Fianarantsua (Madagascar) per sostenerne l’attività. Inoltre l’opera “Pianto di Madre” sarà donata alla Fondazione Pasqua 2000 e entrerà a far parte del fondo permanente di arte contemporanea Di.Art.
Trapani 17 aprile/30 maggio 2010
Sedi: Chiesa Maria Santissima del Soccorso e Chiesa S.Alberto (Via Garibaldi), Palazzo del Seminario (Via Cosenza)
IL SENSO DEL SACRO IN ANGELA CARRUBBA PINTALDI
Se esiste, ed esiste, un senso del sacro anche nell’arte contemporanea, può essere senz’altro rintracciato nei quadri di Angela Carrubba Pintaldi. Nel suo personalissimo percorso che è prima umano e spirituale poi diventa artistico non solo decide consapevolmente di intitolare e dedicare parte del suo lavoro alla sacra trinità (opere del Trittico), ma arriva al risultato finale attraverso un percorso travagliato di esperienza e crescita spirituale, con una ritrovata pulsione energetica e vitale che prelude ad una vita nuova (Rinascita).
I piedi, le mani, il corpo dell’artista immersi nel folle baluginio della polvere d’oro e del pigmento puro, il sudore, la fatica, la gioia e il dolore della folle e dionisiaca danza del colore che precedono ogni sua creazione in una sorta di via crucis personale, tutto questo unito ad un risultato esteticamente sorprendente dove ogni traccia, ogni tono, ogni colore, ogni segno, ogni sfumatura portano le stigmate del drammatico ed esaltante percorso che le ha generate, tutto questo fa del lavoro di Angela Carrubba Pintaldi il perfetto esempio di un’arte che, pur contemporanea, sa ritrovare con passione e forte determinazione la strada verso il senso del sacro. Oltre che del bello e dell’esteticamente compiuto.
Il percorso artistico di Angela Carrubba Pintaldi programmato per il 2010 si articolerà in due tappe, compendio ideale di un ciclo siciliano iniziato nell’ottobre 2009 a Gibellina con una mostra organizzata dalla Fondazione Orestiadi al Baglio Di Stefano. Significativa la scelta delle location: non anonime gallerie d’arte, ma luoghi evocativi carichi di significati. E’ il caso della Chiesa di S. Alberto a Trapani (Chiesa degli Artisti), della Chiesa di Maria Santissima del Soccorso e del palazzo del Seminario di via Cosenza. La mostra poi proseguirà alla volta di Palermo all’inizio di Ottobre fino a fine d’anno presso il Loggiato di S. Bartolomeo e l’Oratorio S.Lorenzo, luoghi unici particolari e benché luoghi non più dedicati al culto, il senso del sacro è ancora fortemente avvertibile.
Le Mostre prevedono l’esposizione di opere di pittura e installazioni che sintetizzano due momenti del lavoro creativo di Angela Carrubba Pintaldi, già presentato nel 2008 alla Chiesa di San Paolo Converso a Milano e nel 2009 a Palazzo Sambuca di Palermo e al Baglio Di Stefano a Gibellina. Il nuovo allestimento, con una raccolta più ampia di opere, coglie i momenti di sintesi e di disseminazione, presentando lavori che nella loro differenza formale e materica riescono a mettere insieme corporalità e spiritualità, materialità e metafisica, sacro e profano unendo la bellezza al sublime come conspiratio oppositorum che rivelano come il tema del sacro può rinascere in questa modernità avanzata recuperando brandelli di memoria, tradizione e spirito del tempo.
Ad dominam per dominam
La condizione umana al femminile. Tre donne tre sofferenze
La mostra evento organizzata da Fondazione Pasqua 2000 e Di.Art, a cura di Liborio Palmeri e Maria Pia Adamo, si svolgerà in un arco di tempo che va da marzo a giugno e riguarderà l’esposizione delle opere di tre artiste, separatamente e in successione.
Mirta De Simoni Lasta esporrà dal 27 marzo all’11 aprile con “Tra terra e cielo”
Angela Carrubba Pintaldi dal 17 aprile al 30 maggio con “Rinascita 2010”
Melania Comoretto dal 5 giugno al 26 giugno con “Casa Circondariale Femminile Roma-Trapani 2008/2009”
Come si evince dal titolo (da una donna all’altra) la mostra costituisce un’opportunità per mettere a confronto tre diverse nature di donna che esprimono contenuti diversi legati da un tema comune che è quello della sofferenza rappresentata dalla “croce”.
Sono donne di età diverse, con modi di vivere differenti e ambiti geografici di provenienza distanti tra loro: Trentino, Sicilia, Italia centrale.
Mirta, che incarna il ruolo di moglie e di madre, esperienza consolidata nel tempo, interpreta la sofferenza per antonomasia, quella di Cristo nel suo percorso verso la Croce; ma annuncia anche la Resurrezione e racconta della Madonna e di S. Alberto, patroni rispettivamente della Diocesi e della città di Trapani che ospita la sua mostra.
Angela, tenera madre ma soprattutto donna, parla con le pietre sia preziose sia povere e, unendole con fili che ne azzerano la differenza, le trasforma in gioielli nei quali si riflette la sua anima. Anima che è anche luogo della Croce, espressa attraverso la sua pittura con la quale esorcizzando la fragilità, ricerca “fortezza sapienza e pietà”.
Melania, apre le porte della prigione, metaforica liberazione del suo dolore, e ne fa uscire gli aspetti umani imbrigliati nella tragica esperienza carceraria. Con il suo obiettivo “libera” le donne delle carceri femminili di Rebibbia e Trapani e, indagandone l’anima, le presenta nella loro essenza segnata dal dolore.
Tre linguaggi diversi: Mirta si esprime attraverso la circolarità di un segno il cui vivace cromatismo è trattato con la tecnica dell’acrilico; Angela, con un rituale che impegna il corpo e le sue estremità, mani e piedi, fissa sulla superficie della tela cascate di pigmenti dagli esotici cromatismi; Melania affida alla fotografia la possibilità di fissare volti, corpi e cose all’interno di una narrazione.
La mostra evento sarà documentata da un catalogo-dvd realizzato da Manuela Di Pisa, giovane video maker, la quale, attraverso un lavoro d’indagine, metterà in luce l’aspetto umano che caratterizza la “donna” nel suo essere “artista”. Il catalogo-dvd sarà presentato a conclusione delle tre personali, a data da destinarsi.
La chiesa di S. Alberto ospiterà le tre mostre: struttura di prestigio, designata dal Vescovo di Trapani monsignor Francesco Miccichè come luogo per le attività legate all’Arte, con il suo impianto a croce greca (unico nella città) stabilisce una forte relazione tra ambiente e contenuto della mostra, suggerendone l’allestimento che, attraverso un percorso perpendicolare, orienta il fruitore nella visita.
Non una sola sede ma un vero e proprio percorso urbano articolato in tre tappe sarà l’allestimento ideato per l’imponente mostra RINASCITA 2010 dell’artista siciliana Angela Carrubba Pintaldi organizzata dalla Fondazione Pasqua2000. Un percorso che partirà dalla Chiesa Maria Santissima del Soccorso nella centrale via Garibaldi che ospita l’opera, una e trina, del Trittico, tre grandi tele che raffigurano Padre, Figlio e Spirito Santo. Un allestimento particolarmente suggestivo che troverà nello stile barocco della chiesa il contraltare ideale per opere minimali ma dal forte segno cromatico giocato sui toni dell’oro e argento. Nella vicina chiesa di S. Alberto, già denominata Chiesa degli Artisti, troverà collocazione la parte centrale della mostra Rinascita 2010 costituita da 15 opere (pigmenti su tela) realizzate dall’artista fra il 2007 e il 2009 e l’installazione “Il ritorno di Cristo a Gibellina”. Questa parte di mostra si inscrive nel ciclo “Ad dominam per dominam” ideata dalla Fondazione Pasqua2000 per indagare sulla condizione femminile. La terza tappa del percorso artistico si troverà presso il palazzo del Seminario di via Cosenza, sede della Fondazione Pasqua2000, che ospita le 27 Porte, opere di grandi dimensioni che necessitano di una sede espositiva idonea quale si è dimostrata essere questa del Seminario. Tre luoghi unici, particolari uniti da un fil rouge ideale ma tangibile: il “senso del sacro” che sottende all’intera ricerca dell’artista e che trova nella polvere dei pigmenti l’elemento materico e cromatico per dar voce al suo personalissimo universo interiore esaltato e dilaniato allo stesso tempo dalla diatriba tra sacro/profano, ideale/reale, spirito/carne, gioia/dolore, vita/morte e infine rinascita.
L’artista Angela Carrubba Pintaldi, da sempre sensibile alle cause umanitarie, ha deciso di devolvere parte del ricavato dalla mostra in beneficenza al Preventorio dei bambini rachitici di Fianarantsua (Madagascar) per sostenerne l’attività. Inoltre l’opera “Pianto di Madre” sarà donata alla Fondazione Pasqua 2000 e entrerà a far parte del fondo permanente di arte contemporanea Di.Art.
Trapani 17 aprile/30 maggio 2010
Sedi: Chiesa Maria Santissima del Soccorso e Chiesa S.Alberto (Via Garibaldi), Palazzo del Seminario (Via Cosenza)
IL SENSO DEL SACRO IN ANGELA CARRUBBA PINTALDI
Se esiste, ed esiste, un senso del sacro anche nell’arte contemporanea, può essere senz’altro rintracciato nei quadri di Angela Carrubba Pintaldi. Nel suo personalissimo percorso che è prima umano e spirituale poi diventa artistico non solo decide consapevolmente di intitolare e dedicare parte del suo lavoro alla sacra trinità (opere del Trittico), ma arriva al risultato finale attraverso un percorso travagliato di esperienza e crescita spirituale, con una ritrovata pulsione energetica e vitale che prelude ad una vita nuova (Rinascita).
I piedi, le mani, il corpo dell’artista immersi nel folle baluginio della polvere d’oro e del pigmento puro, il sudore, la fatica, la gioia e il dolore della folle e dionisiaca danza del colore che precedono ogni sua creazione in una sorta di via crucis personale, tutto questo unito ad un risultato esteticamente sorprendente dove ogni traccia, ogni tono, ogni colore, ogni segno, ogni sfumatura portano le stigmate del drammatico ed esaltante percorso che le ha generate, tutto questo fa del lavoro di Angela Carrubba Pintaldi il perfetto esempio di un’arte che, pur contemporanea, sa ritrovare con passione e forte determinazione la strada verso il senso del sacro. Oltre che del bello e dell’esteticamente compiuto.
Il percorso artistico di Angela Carrubba Pintaldi programmato per il 2010 si articolerà in due tappe, compendio ideale di un ciclo siciliano iniziato nell’ottobre 2009 a Gibellina con una mostra organizzata dalla Fondazione Orestiadi al Baglio Di Stefano. Significativa la scelta delle location: non anonime gallerie d’arte, ma luoghi evocativi carichi di significati. E’ il caso della Chiesa di S. Alberto a Trapani (Chiesa degli Artisti), della Chiesa di Maria Santissima del Soccorso e del palazzo del Seminario di via Cosenza. La mostra poi proseguirà alla volta di Palermo all’inizio di Ottobre fino a fine d’anno presso il Loggiato di S. Bartolomeo e l’Oratorio S.Lorenzo, luoghi unici particolari e benché luoghi non più dedicati al culto, il senso del sacro è ancora fortemente avvertibile.
Le Mostre prevedono l’esposizione di opere di pittura e installazioni che sintetizzano due momenti del lavoro creativo di Angela Carrubba Pintaldi, già presentato nel 2008 alla Chiesa di San Paolo Converso a Milano e nel 2009 a Palazzo Sambuca di Palermo e al Baglio Di Stefano a Gibellina. Il nuovo allestimento, con una raccolta più ampia di opere, coglie i momenti di sintesi e di disseminazione, presentando lavori che nella loro differenza formale e materica riescono a mettere insieme corporalità e spiritualità, materialità e metafisica, sacro e profano unendo la bellezza al sublime come conspiratio oppositorum che rivelano come il tema del sacro può rinascere in questa modernità avanzata recuperando brandelli di memoria, tradizione e spirito del tempo.
Ad dominam per dominam
La condizione umana al femminile. Tre donne tre sofferenze
La mostra evento organizzata da Fondazione Pasqua 2000 e Di.Art, a cura di Liborio Palmeri e Maria Pia Adamo, si svolgerà in un arco di tempo che va da marzo a giugno e riguarderà l’esposizione delle opere di tre artiste, separatamente e in successione.
Mirta De Simoni Lasta esporrà dal 27 marzo all’11 aprile con “Tra terra e cielo”
Angela Carrubba Pintaldi dal 17 aprile al 30 maggio con “Rinascita 2010”
Melania Comoretto dal 5 giugno al 26 giugno con “Casa Circondariale Femminile Roma-Trapani 2008/2009”
Come si evince dal titolo (da una donna all’altra) la mostra costituisce un’opportunità per mettere a confronto tre diverse nature di donna che esprimono contenuti diversi legati da un tema comune che è quello della sofferenza rappresentata dalla “croce”.
Sono donne di età diverse, con modi di vivere differenti e ambiti geografici di provenienza distanti tra loro: Trentino, Sicilia, Italia centrale.
Mirta, che incarna il ruolo di moglie e di madre, esperienza consolidata nel tempo, interpreta la sofferenza per antonomasia, quella di Cristo nel suo percorso verso la Croce; ma annuncia anche la Resurrezione e racconta della Madonna e di S. Alberto, patroni rispettivamente della Diocesi e della città di Trapani che ospita la sua mostra.
Angela, tenera madre ma soprattutto donna, parla con le pietre sia preziose sia povere e, unendole con fili che ne azzerano la differenza, le trasforma in gioielli nei quali si riflette la sua anima. Anima che è anche luogo della Croce, espressa attraverso la sua pittura con la quale esorcizzando la fragilità, ricerca “fortezza sapienza e pietà”.
Melania, apre le porte della prigione, metaforica liberazione del suo dolore, e ne fa uscire gli aspetti umani imbrigliati nella tragica esperienza carceraria. Con il suo obiettivo “libera” le donne delle carceri femminili di Rebibbia e Trapani e, indagandone l’anima, le presenta nella loro essenza segnata dal dolore.
Tre linguaggi diversi: Mirta si esprime attraverso la circolarità di un segno il cui vivace cromatismo è trattato con la tecnica dell’acrilico; Angela, con un rituale che impegna il corpo e le sue estremità, mani e piedi, fissa sulla superficie della tela cascate di pigmenti dagli esotici cromatismi; Melania affida alla fotografia la possibilità di fissare volti, corpi e cose all’interno di una narrazione.
La mostra evento sarà documentata da un catalogo-dvd realizzato da Manuela Di Pisa, giovane video maker, la quale, attraverso un lavoro d’indagine, metterà in luce l’aspetto umano che caratterizza la “donna” nel suo essere “artista”. Il catalogo-dvd sarà presentato a conclusione delle tre personali, a data da destinarsi.
La chiesa di S. Alberto ospiterà le tre mostre: struttura di prestigio, designata dal Vescovo di Trapani monsignor Francesco Miccichè come luogo per le attività legate all’Arte, con il suo impianto a croce greca (unico nella città) stabilisce una forte relazione tra ambiente e contenuto della mostra, suggerendone l’allestimento che, attraverso un percorso perpendicolare, orienta il fruitore nella visita.
17
aprile 2010
Angela Carrubba Pintaldi
Dal 17 aprile al 30 maggio 2010
arte contemporanea
Location
CHIESA DEGLI ARTISTI SANT’ALBERTO
Trapani, Via Giuseppe Garibaldi, (Trapani)
Trapani, Via Giuseppe Garibaldi, (Trapani)
Ufficio stampa
D'ANGIO' COMUNICAZIONE
Autore