Settimanale #7
ALTROVE
Angela Di Palo



Inaugurazione sabato 02 giugno – ore 18.00
dal 02 al 09 giugno 2012





Settimanale

Progetto ideato da Francesca Martinoli e Stefano Romano.

Il progetto vuole essere una micro vetrina in città di alcuni tra i lavori più interessanti sviluppati dagli studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, una sorta di primo approccio professionale ad un mondo che finora hanno conosciuto soltanto tra i banchi dell’Accademia.
Questa rassegna di mostre che si svolge con cadenza regolare per una settimana negli spazi della galleria viamoronisedici/spazioarte a Bergamo, può davvero essere considerata una prova d’autore. Allo stesso tempo è un rafforzamento dell’idea fondante della galleria di far dialogare gli artisti affermati con i giovani artisti. Settimanale vuole essere anche il tentativo di soddisfare il desiderio, da parte dell’Accademia, di dialogare in maniera incisiva e nuova col territorio.



Settimanale #7
ALTROVE - Angela Di Palo

A cura di Francesca Martinoli


Per la settima edizione di “Settimanale” scende in campo una giovane artista diplomatasi in Accademia Carrara un paio d’anni fa, ora giunta al termine del biennio specialistico in fotografia all’Accademia di Brera: Angela Di Palo, con il suo bagaglio artistico, ci offre per la prima volta l’occasione di presentare una personale nell’ambito di questa fortunata rassegna.

Cinque lavori in mostra, che ripercorrono l’iter creativo di Angela dai suoi esordi ad oggi:
I can I, nato nei primi anni di studio, ci parla di un’artista insicura che, nonostante la produzione fertile di idee e lavori, ha la frustrante sensazione di non produrre significati e si sente come un fantoccio, una bambola priva di identità, un’estranea nel mondo dell’arte ufficiale, come dimenticata in uno scantinato.. “Ci sono momenti della vita in cui tutto sembra impossibile e, nonostante le proprie forze per combattere certe circostanze, queste fasi sembrano non mutare mai”.

15 minuti, serie di polaroid, è una riflessione sulla fotografia, mezzo prediletto dell’artista. Il passare del tempo, la fotografia che non è più fotocopia della realtà, il concetto d’immagine che sempre è visione altra del reale, la luce che paradossalmente non svela, ma cancella la realtà.

La serie fotografica Il mio fidanzato è un lavoro autobiografico, che si apre però ad una lettura di molteplici significati. Angela ci parla di “…rapporti quotidiani studiati a partire dal concetto di routine, di solitudine e rassegnazione..”, e ci regala immagini di una vita domestica serena, felice, idilliaca in cui l’assurda presenza di un “compagno/fantoccio” porta a chiederci se non siamo tutti solo delle comparse in una realtà immaginaria.

Aurora Boreale, delizioso gioco sull’ambiguità, nasce dal gesto quotidiano di nutrire il suo pesciolino rosso e dalla capacità visionaria di Angela che, attraverso punti di vista spostati e riproduzioni parziali di realtà, è capace di illuderci di essere di fronte ad un prodigioso spettacolo naturale. Già il titolo vuole evocare visioni fenomenali, per poi lasciare lo spettatore spiazzato e diversamente meravigliato.

Infine la serie fotografica Gianni, altra potente riflessione sulla fotografia come mezzo non più atto a riprodurre la realtà, ma che, senza alcun tipo di contraffazione digitale o intervento di post-produzione, riesce a costruirne una surreale e giocosa, e ci porta appunto altrove, nel fantastico e paradossale mondo di Angela Di Palo.