Angela Sepe Novara sarà in mostra nella Chiesa di San Gregorio di Cherasco dal 27 giugno al 26 luglio 2009 con “Astrazioni e Presenze”.

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.Angela Sepe Novara è nata a Rivoli (To); dopo la maturità artistica, ha frequentato i corsi del Nudo all'Accademia Albertina di Torino e la Scuola di Grafica di Raffaele Pontecorvo. Il suo percorso dopo il periodo figurativo, è approdato all'Espressionismo astratto con elaborati di timbro informale, che si coniugano con il Neoespressionismo tedesco e con il Graffitismo

Americano. Gli esiti attuali della sua ricerca sono la dissolvenza e la ricomposizione dell'immagine, l'isolamento del frammento. Numerose le mostre personali e collettive. Principali cenni critici: Mirella Bandini, Bruna Bertolo, Renzo Biasion, Lucio Cabutti, Antonio Carena, Franco Caresio, Paride Chiapatti, Everardo Dalla Noce, Angelo Dragone, Enzo Fabiani, Paolo Levi, Angelo Mistrangelo, Antonio Oberti, Mario Pancera, Franco Piccinelli, Francesco Poli, Massimiliano Sciullo, Pierre Restany, Cinzia Tesio, Gloria Vallese, Marco Vallora.

A parlare di lei è Cinzia Tesio, critico d’arte: «... buona parte della pittura di Angela Sepe Novara ruoti proprio attorno alle meditate sollecitazioni che la natura offre, anche perché essa è in grado di catturare l’acuta sensibilità del suo occhio indagatore. La voglia di scoprire e l’estro in divenire emergono negli stupendi quadri realizzati dalla Sepe; in uno stile personalissimo elaborato e studiato tra il figurativo e l’informale, tra il concreto e l’astratto, tra il finito e il non finito che dà il senso dell’infinito e, talvolta, anche dell’eterno e del sublime. In un insieme di segni onirici, in una fiumana di linee convergenti, in tratti sognanti i temi dell’artista si inseguono nel caleidoscopio cromatico dei suoi colori in movimento. Fiori, nature morte, vive, silenti, vibrano di luce propria, profumano di boccioli freschi; in tutti i sette colori dell’iride evanescente ed in tutto il rigoglio della natura naturans di una pittura lussureggiante. ...Angela Sepe sprigiona amore per l’arte da tutti i pori, da tutti i pigmenti in una cifra stilistica sui generis, con l’accorpamento di tecniche, atmosfere avvolgenti e, talvolta un velo di malinconia. Le composizioni della Sepe invadono l’angolo visivo dei fruitori, per invitarli ad entrare nel quadro, coinvolgendoli direttamente. Dopo i primi attimi di perplessità questi scoprono, nelle opere che osservano, lo spirituale nell’arte, seria ma non troppo, materica ma non troppo, leggera e velata ma non troppo; arcaista ma non troppo e sono lieti di intraprendere un viaggio, un volo con l’autrice di tanta arte».