Il giorno mercoledi'1 8 marzo presso la Galleria Fontanella Borghese, si inaugura la mostra "Trilogia - Angeli-Festa-Schifano" che propone una rivisitazione di questa memorabilee poca. Gli anni sessanta furono un periodo particolarmente fervido della vita culturale italiana: Roma, in particolare, divento' scenario' e interprete di questo animato periodo storico cruciale per I'arte italiana e internazionale.

Mario Schifano, accomunato agli inizi degli anni sessanta a Tano Festa e Franco Angeli, potrebbe essere I'artista "veritable": egli instaura una e vera e propria contuinità tra vivere e creare, dipingere e pensare. La sua pittura in questo modo si velocizza, acquista mobilità riproduttiva secondo una grande capacità di trasmutazione. Anche nelle sue opere piu' recenti Schifano riesce a fondere il disegno e il colore rnediante una separazione e un legamei nsierned ei due momenti. Angeli appartiene alla generazione della non violenza: il suo e' un magnetismo velato dei simboli pittorici nel panorama degli anni sessanta di cui e stato protagonista con gli arlisti della "scuola di Piazza del Popolo. Da non perdere i suoi smalti su tela degli anni'70. "Ricordo" e "Oreste": dipinti molto "liberi" di una pittura quasi aerear icca di simboli usati da Angeli per una detnttizzazronine chiave poetica c li aqui'lee lupe, ed una rivalutazione di falci, martelli e stelle rosse che sono raramente velate. ln mostra possiamo ammirare due opere "storiche" di Tano Festa: "Obelisco" (smalto su carla-1966e) "Michelangelo"( smalto su tela- 1968)." Dagli inizi del '62 ho costruito porte, finestre, armadi, obelischi guali a quello di Piazza del Popolo a Roma. All'inizio questo interesse era di carattere principalmeute formale, ma piu tardi comilciai a stabilire u' rapporto emozionale..."(dalla lettera ad Arturo Schwarz di Tano Festa 1966)Festa nelle sue opere ricostruisce gli oggetti quotidiani defunzionalizzati avvolgendoli in un'atrnosfera impenetrabile.