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Angelo Bellobono – Io sono Futuro
Angelo Bellobono, trascorrendo un periodo con i bambini e i ragazzi delle aree colpite dal sisma di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e zone limitrofe, ha offerto la propria esperienza per realizzare delle opere e per costruire un laboratorio artistico, che arricchirà il percorso didattico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Angelo Bellobono, trascorrendo un periodo con i bambini e i ragazzi delle aree colpite dal sisma di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e zone limitrofe, ha offerto la propria esperienza per realizzare delle opere e per costruire un laboratorio artistico, che arricchirà il percorso didattico durante l’anno scolastico. Tali opere saranno esposte nella mostra IO SONO FUTURO e messe in vendita, durante la Giornata del Contemporaneo Amaci e la Rome Art Week, dal 15 al 29 ottobre, presso la Galleria Emmeotto di Roma, a Palazzo Taverna. Il ricavato sarà totalmente devoluto ai ragazzi e ai loro distretti scolastici, per fronteggiare il primo periodo di difficoltà e contribuire al regolare inizio delle scuole con maggior serenità. Realizzare e vedere acquisiti i propri lavori genererà nei giovani artisti, una gratificazione, che li aiuterà in questo momento di disagio. In tale contesto, Angelo Bellobono ha voluto, in questa fase, invitare ad unirsi a collaborare l’artista Davide Dormino., la cui disponibilità ed esperienza sono state estremamente preziose. Inoltre, dalle prime azioni dei ragazzi del posto e di alcuni volontari, nasce l’idea di edificare un centro temporaneo di aggregazione, un bivacco/opera tra le magnifiche montagne che lo incorniciano.
Angelo Bellobono, sulla base dei progetti realizzati e delle esperienze maturate, (tra cui Atla(s)now, Before me and after my time e Dynamo camp) spesso a contatto con giovani e comunità che vivono condizioni di forte disagio, ha voluto intervenire offrendo gli strumenti a sua disposizione ed invitando altri a condividere ed arricchire il progetto IO SONO FUTURO.
Il rapporto dell’artista con le montagne e le genti che le abitano, è parte integrante del suo lavoro, e con quelle dell’Appennino, in particolare, egli ha un legame profondo.
La sua attività indaga da sempre le relazioni tra l’uomo e il territorio, evidenziando il difficile rapporto tra appartenenza e identità, in un’epoca in cui tutto si modifica velocemente.
Il futuro è di chi lo abiterà. Inizia dal passato e si costruisce nel presente, attraverso un distillato di sintesi e visionarietà.
Un evento traumatico, come il recente terremoto, rende fragili, specie i più giovani.
Le catastrofi, tutte, arrivano da molto lontano, attraversano gli anni, si ingrossano, fino ad esplodere. Diventa, allora, necessario ricostruire il ponte tra memoria e presente e porre le basi per il futuro.
In queste situazioni d’emergenza, al di là delle esigenze primarie di ricostruzione materiale di muri e tetti, sono importanti le occasioni di svago, nell’ ”ottica della distrazione”, e che hanno il fine di non interrompere il senso di consapevolezza della comunità e della quotidianità.
E’ fondamentale proseguire e rafforzare i percorsi educativi e didattici, in grado di attivare una coscienza e un’etica del rispetto, che può rendere i luoghi culturalmente abitabili, socialmente sostenibili, belli e sicuri.
Le attività ludiche, artistiche e motorie sono le più adatte a creare coesione e collaborazione e a rendere i partecipanti, in questo caso le nuove generazioni, linfa della propria rinascita e del ritorno alla vita di tutti i giorni.
Inoltre, è nell’intenzione di Angelo Bellobono realizzare un’opera collettiva site specific, un monumento di macerie, che servirà a generare attenzione e a conservare la memoria, in modo tale da rendere IO SONO FUTURO, non solo un intervento di emergenza, ma un progetto a lungo termine replicabile nel tempo e nello spazio.
Angelo Bellobono, sulla base dei progetti realizzati e delle esperienze maturate, (tra cui Atla(s)now, Before me and after my time e Dynamo camp) spesso a contatto con giovani e comunità che vivono condizioni di forte disagio, ha voluto intervenire offrendo gli strumenti a sua disposizione ed invitando altri a condividere ed arricchire il progetto IO SONO FUTURO.
Il rapporto dell’artista con le montagne e le genti che le abitano, è parte integrante del suo lavoro, e con quelle dell’Appennino, in particolare, egli ha un legame profondo.
La sua attività indaga da sempre le relazioni tra l’uomo e il territorio, evidenziando il difficile rapporto tra appartenenza e identità, in un’epoca in cui tutto si modifica velocemente.
Il futuro è di chi lo abiterà. Inizia dal passato e si costruisce nel presente, attraverso un distillato di sintesi e visionarietà.
Un evento traumatico, come il recente terremoto, rende fragili, specie i più giovani.
Le catastrofi, tutte, arrivano da molto lontano, attraversano gli anni, si ingrossano, fino ad esplodere. Diventa, allora, necessario ricostruire il ponte tra memoria e presente e porre le basi per il futuro.
In queste situazioni d’emergenza, al di là delle esigenze primarie di ricostruzione materiale di muri e tetti, sono importanti le occasioni di svago, nell’ ”ottica della distrazione”, e che hanno il fine di non interrompere il senso di consapevolezza della comunità e della quotidianità.
E’ fondamentale proseguire e rafforzare i percorsi educativi e didattici, in grado di attivare una coscienza e un’etica del rispetto, che può rendere i luoghi culturalmente abitabili, socialmente sostenibili, belli e sicuri.
Le attività ludiche, artistiche e motorie sono le più adatte a creare coesione e collaborazione e a rendere i partecipanti, in questo caso le nuove generazioni, linfa della propria rinascita e del ritorno alla vita di tutti i giorni.
Inoltre, è nell’intenzione di Angelo Bellobono realizzare un’opera collettiva site specific, un monumento di macerie, che servirà a generare attenzione e a conservare la memoria, in modo tale da rendere IO SONO FUTURO, non solo un intervento di emergenza, ma un progetto a lungo termine replicabile nel tempo e nello spazio.
15
ottobre 2016
Angelo Bellobono – Io sono Futuro
Dal 15 al 29 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
EMMEOTTO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.30-13.30 e 14.30-19.30
Vernissage
15 Ottobre 2016, ore 12.00-19.00
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