I lavori presentati da Angelo Navetta sono nove, tutti di grandi dimensioni, sette dipinti su tela e due dipinti ad olio su superficie lignea. Rappresenta la produzione effettuate nel 2005, tranne uno che è del 2002.

Il titolo della mostra, Oltre l'immagine e il Simbolico, trae origine dai lavori pittorici più recenti che non utilizzano appunto figure o simboli, ma descrivono e illustrano stati d'animo, sentimenti, idee, emozioni e immagini interiori del pittore, comuni a molte persone e che l'artista interpreta e, forse, anticipa con la sua sensibilità e creatività.

Poche parole per le singole opere: per il quadro Mani che guariscono e per i due dipinti su legno Un uomo e il suo destino e ll fascino di lei la mano è intesa come depositaria di autonoma forza e volontà, capacità di generare fenomeni di vita, di amore e morte; pure assurge ad elemento determinante della vita e del ruolo nei due sessi secondo tradizioni, filosofie e religioni orientali.

Nella Libera danza delle idee, 13 figure tondeggianti di diverso colore ruotano nell'infinito e costituiscono la premessa dell'evoluzione e della vita; nel quadro Emozioni è racchiuso il mondo dell'artista, positivo nell'insieme ma parimenti attento agli eventi: il pericolo atomico, i terremoti, i maremoti e i più recenti fenomeni catastrofici.

La Visione, sempre del 2005, riprende un tema caro all'artista da anni ed è la rappresentazione di suoi peculiari stati d'animo, comuni all'uomo del tempo.

Nell'Essenza delle cose si vuole porre l'accento sul fenomeno diffuso nel vivere di oggi, frettolosa ed incessante ricerca di non si sa che cosa, comportamenti che aiutano a non far comprendere o ad approfondire alcunchè e, in altri casi, a nascondere propri limiti non sempre accettati.

Il Futuro della pittura, ma anche del pittore sono del tutto imprevedibili ed incerti come, con un esempio improprio, l'esito di una partita di calcio di livello mondiale.

Nel Ritmo del pensiero onde di diversa dimensione e colori forniscono rappresentazione dell'attività cerebrale.