Materia, astrazione e armonici contrasti sono i tratti distintivi delle opere di Angelo Rognoni, artista milanese che espone al Grand Visconti Palace dal 17 febbraio al 30 marzo.


Una trentina di quadri astratti ed informali sono i protagonisti assoluti della personale dal titolo “Informalmente Astratto”. Veri e propri percorsi dell’anima tradotti sul tele lavorate non solo con il pennello ma anche con le mani e con la spatola, con la volontà di creare un effetto di rilievo capace di esaltare lo spirito e la personalità di ciascuna delle opere.


Olii, acrilici e schiume poliuretaniche si mescolano armoniosamente con sabbie, smalti e stucchi per creare sedimentazioni materiche di azzurri, rossi, bianchi e blu intrecciati qua e là da venature dorate che nascondono tracce di “Action painting”, di informale, di astratto e di scultoreo.


I percorsi di Rognoni vanno oltre la percezione visiva per arrivare a coinvolgere tutti i sensi, in un armonico incontro di contrasti, sfumature e mescolanze di colori. La pittura diventa per l’artista una fonte inesauribile di profonde emozioni che si concretizzano attraverso la materialità delle sue opere.


L’artista

Angelo Rognoni nasce a Milano nel 1955. La sua passione per l’arte lo spinge fin dall’adolescenza ad interessarsi alle materie artistiche. Frequenta la scuola di Arti Grafiche di Milano e a partire dal 1996 decide di dedicarsi intensamente al disegno e alle diverse tecniche di pittura. Frequenta la Bottega d’Arte della Prof.ssa Dolci (S. Maria Maggiore) dalla quale apprende le tecniche dell’acquarello. Nel 2000 frequenta a Milano un corso di disegno tenuto dal Prof. Faini dell’Accademia di Brera e dopo anni di figurativo si accosta al genere informale dove scopre le tecniche più svariate. Dal 2000 al 2007 ha allestito diverse esposizioni nel nord e nel centro dell’Italia.