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Angelo Ungania
Monografica nel centenario della nascita
Comunicato stampa
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Nel corso del XX secolo sono numerosi gli artisti che si sono cimentati con la materia “fittile”. Di alcuni l’opera è ben nota e celebrata - basti il nome di Pietro Melandri - di altri, il cui contributo all’affermazione della ceramica moderna non è certo di minor rilievo, é paradossalmente ancora quasi sconosciuta. E’ il caso del faentino Angelo Ungania, “Maestro dell’arte ceramica” - come lo ha definito Gaetano Ballardini fondatore del Museo della Ceramica di Faenza - che ha lasciato un forte segno nell’arte ceramica italiana del ‘900. Ciononostante la sua opera, ancor oggi, è nota a pochi addetti ai lavori.
L’intento di questa mostra è proprio quella di portare alla luce l’attività di Angelo Ungania, uno di questi “grandi” ancora da scoprire.
…Ungania era erroneamente convinto di avere soltanto attitudini tecniche, per un “complesso” reverenziale troppo accentuato per l’ideale artistico puro e semplice, che gli appariva troppo alto e irraggiungibile… così scrive di lui Camillo Pennino in un ampio servizio dedicatogli nel 1952 dalla rivista “Ceramica”.
La modestia, che assai spesso contraddistingue chi è consapevole dei propri mezzi tecnici ha costituito, come nel caso del maestro faentino, un grave freno all’autoaffermazione completa.
In vita, Angelo Ungania, personalità schiva e riservata, ha autorizzato la realizzazione di un’unica personale allestita a Milano negli anni ’70 dall’architetto Mariani.
Questa è la prima mostra monografica, completa, che gli viene dedicata.
La Galleria Bianconi – specializzata in vetri e ceramiche del ‘900 – con l’allestimento della mostra Angelo Ungania – Maestro dell’Arte Ceramica omaggia l’artista a cento anni dalla nascita ma, su tutto, compie un primo e importante passo al riconoscimento della sua opera aprendo la strada ad un interesse critico, collezionistico e di pubblico che gli renda il giusto merito.
In mostra circa 50 pezzi provenienti dalle più importanti collezioni private di ceramiche del ‘900.
Tra le opere esposte è obbligo menzionare alcuni pezzi: un camino (in tutta la sua attività Ungania ne ha eseguiti solo tre: questo, uno per il ristorante Giannino e uno venduto e conservato a Seattle), due opere eseguite a quattro mani con Lucio Fontana, una placca con caricatura del pittore Carpanelli, una formella con Adamo ed Eva corredata dal disegno originale, alcuni vasi a lustro…
Di molti pezzi esistono i disegni originali che sono stati inseriti tra gli apparati tecnici del catalogo a completamento delle schede tecnico-descrittive. Interessanti anche le fotografie pubblicate, una su tutte perché ci reca memoria del bellissimo e originale muro di cinta, ora distrutto, della sua abitazione-laboratorio a Ruta di Camogli in cui erano inclusi in ordine sparso – come colori su di una tavolozza – un’innumerevole serie di pezzi in ceramica e sul cui parapetto svettava, quasi fosse una vedetta, la grande scultura in terracotta “Ritratto di donna”.
Anche il catalogo “Angelo Ungania – Maestro dell’Arte Ceramica” con introduzione di Luca Melegati è il primo, e al momento unico, tentativo serio di dare ordine e documentazione all’opera del maestro.
L’intento di questa mostra è proprio quella di portare alla luce l’attività di Angelo Ungania, uno di questi “grandi” ancora da scoprire.
…Ungania era erroneamente convinto di avere soltanto attitudini tecniche, per un “complesso” reverenziale troppo accentuato per l’ideale artistico puro e semplice, che gli appariva troppo alto e irraggiungibile… così scrive di lui Camillo Pennino in un ampio servizio dedicatogli nel 1952 dalla rivista “Ceramica”.
La modestia, che assai spesso contraddistingue chi è consapevole dei propri mezzi tecnici ha costituito, come nel caso del maestro faentino, un grave freno all’autoaffermazione completa.
In vita, Angelo Ungania, personalità schiva e riservata, ha autorizzato la realizzazione di un’unica personale allestita a Milano negli anni ’70 dall’architetto Mariani.
Questa è la prima mostra monografica, completa, che gli viene dedicata.
La Galleria Bianconi – specializzata in vetri e ceramiche del ‘900 – con l’allestimento della mostra Angelo Ungania – Maestro dell’Arte Ceramica omaggia l’artista a cento anni dalla nascita ma, su tutto, compie un primo e importante passo al riconoscimento della sua opera aprendo la strada ad un interesse critico, collezionistico e di pubblico che gli renda il giusto merito.
In mostra circa 50 pezzi provenienti dalle più importanti collezioni private di ceramiche del ‘900.
Tra le opere esposte è obbligo menzionare alcuni pezzi: un camino (in tutta la sua attività Ungania ne ha eseguiti solo tre: questo, uno per il ristorante Giannino e uno venduto e conservato a Seattle), due opere eseguite a quattro mani con Lucio Fontana, una placca con caricatura del pittore Carpanelli, una formella con Adamo ed Eva corredata dal disegno originale, alcuni vasi a lustro…
Di molti pezzi esistono i disegni originali che sono stati inseriti tra gli apparati tecnici del catalogo a completamento delle schede tecnico-descrittive. Interessanti anche le fotografie pubblicate, una su tutte perché ci reca memoria del bellissimo e originale muro di cinta, ora distrutto, della sua abitazione-laboratorio a Ruta di Camogli in cui erano inclusi in ordine sparso – come colori su di una tavolozza – un’innumerevole serie di pezzi in ceramica e sul cui parapetto svettava, quasi fosse una vedetta, la grande scultura in terracotta “Ritratto di donna”.
Anche il catalogo “Angelo Ungania – Maestro dell’Arte Ceramica” con introduzione di Luca Melegati è il primo, e al momento unico, tentativo serio di dare ordine e documentazione all’opera del maestro.
11
maggio 2005
Angelo Ungania
Dall'undici al 28 maggio 2005
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA BIANCONI
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Milano, Via Lecco, 20, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30
Vernissage
11 Maggio 2005, ore 18-21.30
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