Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Anita Mechelli – I colori della Primavera
Martedì 8 giugno 2004 alle ore 18,00 si inaugura presso la Galleria d’Arte il Nuovo Acquario la Mostra “I colori della Primavera”, titolo della personale di Annita Mechelli che presenta una vasta selezione di opere dell’artista umbra, costituita da oli su tela, sculture in bronzo, argento, terracotta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra i grandi protagonisti del Novecento un posto di tutto rilievo spetta proprio ad Anita Mechelli, trasferita a Roma dall’Umbria per frequentare l’Accademia di Belle Arti e lo studio del M° Pericle Fazzini ed acquisire quei mezzi tecnici che oggi le permettono di esprimersi liberamente e compitamente nella pittura, nella scultura, nella grafica, nel gioiello come opera d’arte.
Osservando le opere di Anita Mechelli, osservando la padronanza lirica della figura umana in relazione alle forme naturali, possiamo vedere come la profonda conoscenza della sua arte, le abbia consentito di creare senza difficoltà opere scultoree dalle più piccole e intime a quelle di scala più grandiosa e monumentale. La maquette di 130 cm, studio per il monumento 90° Minuto, Pace negli Stadi, una scultura alta 12 metri, si è potuta realizzare grazie alla conoscenza che l’artista possiede di tutti quei fattori tecnici come la fusione e la meccanica, necessari alla realizzazione di un’opera di così vaste proporzioni. L’arte della scultura non ha nessun segreto per la Mechelli, l’artista sa plasmare e scolpire metalli vari, riesce nel difficile compito grazie al suo magistrale impiego del bronzo: sotto la delicata pressione delle sue dita energiche il duro metallo è stato domato e costretto a piegarsi in tenue linee e movimenti poetici, evidenziando tutto un suo modo espressivo-plastico per dare, poi, una lettura di osservazione.
Mirabilmente soddisfatta la ricerca del volume corporeo e quello della densità espressiva, antico dilemma che ogni scultura da demiurgo deve affrontare e risolvere.
L’artista Annita Mechelli parla di pittura e scultura allo stesso modo. La sua creatività ha trovato modo di esprimersi anche nella pittura ad olio, nell’acquarello e nella serigrafia, come pure nella gioielleria. Interpreta e lavora secondo uno stesso concetto: creare e scomporre anatomie e oggetti. Annita sa essere una brava pittrice di immagini e quindi di suddivisioni di forme; trasforma la pittura così come fa per la scultura, con forti toni.
L’intera sua produzione artistica è permeata di opere che hanno insieme la delicata fragilità e la forza di creature viventi, la contemplazione distaccata e l’acuto spirito d’osservazione, l’ amore materno e il fantasticare erotico. Si riscontra, con evidenza, una forma di realismo simbolico e un gusto primitivo di espressionismo e di naturalismo, questo è quanto emerge dai suoi dipinti e dalle sue sculture.
L’intensità dei volti dalle bocche serrate, in un terribile (od ironico?) segreto, traduce, nella loro vitalità inaspettata, una singolare pregnanza espressiva. Il vecchio, il ragazzo, la giovane, diventano, al di là di ogni intento rappresentativo e tipologico, emblematici di una condizione umana, soggetta alla provvisorietà, alla caducità, al tempo.
Opere complesse nei motivi ispiratori, accanto alle tematiche religiose, intimamente sentite quelle naturali, quelle fantasiose e quelle psicologico-emotive, ma anche temi di attualità e di impegno civile come l’opera in bassorilievo dedicata agli animali radioattivi, o la rappresentazione scultorea Uniti per la pace nel mondo dove tre bambini, di razza diversa, tendono le braccia sul loro capo per aiutarsi l’un l’altro a sorreggere la terra, (un omaggio-ringraziamento agli oltre 100 Ambasciatori e Consoli di altrettanti Paesi del Club Consolare che nell’86 scelsero l’artista per il loro annuale imperniato sulla cultura e la pace nel mondo) . E ancora, è alla lotta contro lo sterminio per la fame nel mondo, che l’artista ha dedicato e continua a dedicare il meglio delle sue energie creative. Numerose sono le sculture che la Mechelli ha già realizzato su tale argomento.
Inoltre, filone predominante è senz’altro la tematica femminile svolta ed espressa in bellissimi profili, in metamorfosi di donne e fantasiose prospettive di donne del futuro. I temi sono i sogni del surreale, le atmosfere fantastiche della donna, la luce dei colori.
Una pittura delicata e affascinante.
Osservando le opere di Anita Mechelli, osservando la padronanza lirica della figura umana in relazione alle forme naturali, possiamo vedere come la profonda conoscenza della sua arte, le abbia consentito di creare senza difficoltà opere scultoree dalle più piccole e intime a quelle di scala più grandiosa e monumentale. La maquette di 130 cm, studio per il monumento 90° Minuto, Pace negli Stadi, una scultura alta 12 metri, si è potuta realizzare grazie alla conoscenza che l’artista possiede di tutti quei fattori tecnici come la fusione e la meccanica, necessari alla realizzazione di un’opera di così vaste proporzioni. L’arte della scultura non ha nessun segreto per la Mechelli, l’artista sa plasmare e scolpire metalli vari, riesce nel difficile compito grazie al suo magistrale impiego del bronzo: sotto la delicata pressione delle sue dita energiche il duro metallo è stato domato e costretto a piegarsi in tenue linee e movimenti poetici, evidenziando tutto un suo modo espressivo-plastico per dare, poi, una lettura di osservazione.
Mirabilmente soddisfatta la ricerca del volume corporeo e quello della densità espressiva, antico dilemma che ogni scultura da demiurgo deve affrontare e risolvere.
L’artista Annita Mechelli parla di pittura e scultura allo stesso modo. La sua creatività ha trovato modo di esprimersi anche nella pittura ad olio, nell’acquarello e nella serigrafia, come pure nella gioielleria. Interpreta e lavora secondo uno stesso concetto: creare e scomporre anatomie e oggetti. Annita sa essere una brava pittrice di immagini e quindi di suddivisioni di forme; trasforma la pittura così come fa per la scultura, con forti toni.
L’intera sua produzione artistica è permeata di opere che hanno insieme la delicata fragilità e la forza di creature viventi, la contemplazione distaccata e l’acuto spirito d’osservazione, l’ amore materno e il fantasticare erotico. Si riscontra, con evidenza, una forma di realismo simbolico e un gusto primitivo di espressionismo e di naturalismo, questo è quanto emerge dai suoi dipinti e dalle sue sculture.
L’intensità dei volti dalle bocche serrate, in un terribile (od ironico?) segreto, traduce, nella loro vitalità inaspettata, una singolare pregnanza espressiva. Il vecchio, il ragazzo, la giovane, diventano, al di là di ogni intento rappresentativo e tipologico, emblematici di una condizione umana, soggetta alla provvisorietà, alla caducità, al tempo.
Opere complesse nei motivi ispiratori, accanto alle tematiche religiose, intimamente sentite quelle naturali, quelle fantasiose e quelle psicologico-emotive, ma anche temi di attualità e di impegno civile come l’opera in bassorilievo dedicata agli animali radioattivi, o la rappresentazione scultorea Uniti per la pace nel mondo dove tre bambini, di razza diversa, tendono le braccia sul loro capo per aiutarsi l’un l’altro a sorreggere la terra, (un omaggio-ringraziamento agli oltre 100 Ambasciatori e Consoli di altrettanti Paesi del Club Consolare che nell’86 scelsero l’artista per il loro annuale imperniato sulla cultura e la pace nel mondo) . E ancora, è alla lotta contro lo sterminio per la fame nel mondo, che l’artista ha dedicato e continua a dedicare il meglio delle sue energie creative. Numerose sono le sculture che la Mechelli ha già realizzato su tale argomento.
Inoltre, filone predominante è senz’altro la tematica femminile svolta ed espressa in bellissimi profili, in metamorfosi di donne e fantasiose prospettive di donne del futuro. I temi sono i sogni del surreale, le atmosfere fantastiche della donna, la luce dei colori.
Una pittura delicata e affascinante.
08
giugno 2004
Anita Mechelli – I colori della Primavera
Dall'otto giugno all'otto luglio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ACQUARIO
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Orario di apertura
11-13 /16-20 – Chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
8 Giugno 2004, ore 18,00