Anna Di Benedetto, inviato speciale Rai per la cultura, ha iniziato il suo percorso di approfondimento sulla realtà, diversi anni fa, da giovanissima, quando attraverso la macchina fotografica, iniziò a cercare quelle emozioni che solo la luce è in grado di restituire all'immagine. Nasce così lo studio fotografico sull'acqua, con una ricerca meticolosa che la porta a creare una delle sue mostre più affascinanti, realizzata, la prima volta, per la Biennale di Fotografia di Torino, nell'ottobre del 1989.
Dopo la Caffetteria DART del Chiostro del Bramante a Roma, la giornalista ripercorre un viaggio dentro l'universo acqua e si ferma a Venezia, nello Spazio Eventi della Libreria Mondadori, fino al 18 aprile.
Racconta per immagini. Ferma in una fotografia un elemento che agli occhi sfugge per la sua peculiare trasparenza, per la limpidezza, per la capacità di passare e poi dileguarsi lungo un rivolo.
Come scomporre l’immagine dell’acqua in cristalli, quando la osserviamo scorrere giù da un rubinetto, negli attimi di un risveglio pacato, in attesa che il giorno sviluppi una sua storia
Difficile perché stiamo parlando di un elemento mobile, che corre e scorre in forma di fiumi e torrenti, che zampilla verso l’alto all’apertura di un nuovo pozzo, che allaga con forza distruttiva ogni volta che una diga apre i propri bastioni. Difficile da raffigurare anche perché molti e diversi sono gli usi e le esigenze che le nostre vite, nelle diverse parti del mondo, legano alla trasparenza, alla freschezza, alla limpidezza e alla corrente dell’acqua.
Ecco allora che le immagini realizzate ci mettono davanti momenti in cui l’acqua svela la sua anima, racconta le sue pieghe disegnate dai riflessi di luce. Nasce così “H 2 O La Luce Incontra l’Acqua” , un libro edito da Mazzotta che raccoglie le emozioni di una ricerca fotografica che nel racconto "cartaceo" si svela in creatività fatta anche di parole.
Parole e immagini per dipanare uno degli elementi fondamentali nello sviluppo del progresso umano .
L’acqua diventa così un pretesto per mostrare la luce, i chiari e gli scuri che sprigionano una forza e una energia visiva che sembra abbandonare l’elemento fisico e diventare quasi racconto di segni ,onirico e coinvolgente.
Le parole, invece, ripercorrono la storia, la filosofia, il mondo più razionale di questo elemento e ne svelano anche il legame con i nostri sogni, i nostri bisogni, il nostro passato.E’ un viaggio poetico fatto di due creatività che si incontrano.