"Vieni, ti mostrerò le perle di cristalli che le onde, frangendo, regalano al mare, ti porterò dove le sabbie dei fondali si corrugano, inseguendosi con musicali geometrie".
La strofa di Mermaid, poesia di Anna Maria Angelini Chiarvetto, ci introduce nell'atmosfera della mostra: macrofotografie, dipinti e poesie che da soli prendono vita comportandosi come le sirene, creature leggendarie che incantano - a volte distraendo - i marinai con la dolcezza del loro canto. E in questa occasione i marinai siamo noi visitatori, attratti dal mistero, dall'ignoto, forse perchè siamo sempre alla ricerca di momenti d'evasione dalla quotidianità. Anna Maria Angelini Chiarvetto, attraverso l'obbiettivo fotografico, ci svela forme e colori del microcosmo, l'infinitamente piccolo della natura, ma così infinitamente affascinante da provocare l'effetto di un naufragio in una dimensione astratta. Un filo sottile amalgama tutto quanto si materializza davanti ai nostri occhi: nelle fotografie e nei dipinti riconosciamo uno stesso intrecciarsi di segni, uno stesso colore, una stessa emozione che fa vibrare l'anima. L'artista trova il coraggio di andare oltre, svelandoci un'intensa energia poetica, che scorre nelle parole delle sue composizioni,da Piccoli Silenzi a Prigione, da Paese di Liguria alla stessa Mermaid.
Valentina Tovaglia, febbraio 2008