Bibliothè Contemporary Art

Quinto appuntamento della rassegna
Signum

Un'opera unica di Anna Romanello
Fughe di segni
Testo di Lori Falcolini
a cura di Francesco Gallo Mazzeo
con il coordinamento di Enzo Barchi

Fughe di segni
“…Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musica…” (Ossi di seppia, Eugenio Montale)

Anna Romanello, artista dalla fertilità inventiva, con Fughe di Segnimette in scena interferenze cromatiche. La solennità austera del porticato del Palais Royal di Parigi diventa pretesto d’arte e contrappunto incisorio.
Si sente nell’opera la lezione rivoluzionaria di Stanley William Hayter e l’atmosfera surrealista dell’Atelier 17 che hanno fecondato il percorso creativo di questa artista nomade. Ma se Hayter parte dal vuoto per dare realtà al movimento all’immaginario, la creatività della Romanello si accende nella concretezza delle forme per solcare percorsi interiori e incidere fascinazioni di luoghi. Negli spazi del mondo, dice l’artista “si compie il mutamento delle xilografie attraverso l’uso di moduli con colori fluorescenti”.
Quadro che non è quadro, Fughe di Segniè un’opera che si sfoglia. Come un libro d’artista prende corpo e diventa performance. Nel porticato del Palais Royal, le sovrapposizioni grafiche movimentano lo spazio con intrecci di linee, punti d’incontro e scontri d’irriverente cromatismo.
Realtà e immaginario corrono paralleli sulle bande cromatiche.
Il blu sprofonda livido verso un fondo absidale, sovrastato da ordinati disegni in arancio. Nei doppi incisi, tutto si anima. Il blu si offusca, velato da trasparenze luminose e l’arancio vibra in folate di colore mutante. La materia, tessuta dal gesto incisorio, si accende di riflessi di luce come lastra metallica.
Il gioco concitato delle forme irrompe negli spazi scanditi dalle colonne e orchestra contrappunti di fughe.

Lori Falcolini

BIOGRAFIA
Anna Romanello artista-performer, già docente di Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo gli studi all'Accademia di Brera a Milano si trasferisce a Parigi, all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts e all'Atelier 17 di S.W. Hayter. A Roma, lavora alla Calcografia Nazionale. Edita numerose edizioni e libri d'Artista in Italia e in Francia. Soggiorna a Londra dove avvia un progetto di opere fotografiche sulla città.
Numerose sono le sue mostre, tra le più importanti ricordiamo: Parigi, Centre Georges Pompidou, “Parcours”, festival d’Avignone, Ljubljana, “21th International Biennal of Graphic Art”; Istituto Italiano di Cultura di Vancouver e Vienna; Museo del Presente, Rende; Parigi, Galleria Arte Viva; Bari, Galleria Ninni Esposito Arte Contemporanea; Roma, Centro Luigi Di Sarro; Roma, Temple University; Roma, Case Romane del Celio; Roma, Mo.C.A. studio; Bruxelles, Fondazione Skriptura “S.W. Hayter & A.Romanello”; Cremona, Centro Culturale Santa Maria della Pietà, IX Rassegna Internazionale di Incisione; Roma, Biblioteca L.Quaroni Sapienza Università di Roma; Roma, Borghini ArteContemporanea; Vilnius, Galerija ARKA; Milano, Fondazione Stelline,
Collezioni pubbliche: The British Museum LondraDepartment of Prints and Drawings, Biblioteca Nazionale Parigi Département des estampes et de la photographie, Biblioteca Nazionale Praga e Bratislava, Calcografia Nazionale Roma. Museo E. Caraffa de Cordoba, Argentina, Biblioteca Nazionale di Firenze, Biblioteca Comunale Soriani, Milano, Museo d’Arte Moderna, Bari, Kharkiv (Ucraina) Kharkiv Arts Museum.Sibari, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, MAON Museo d'arte dell'Otto e Novecento, Rende.
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