Il Libro d’Artista in Farmacia di Anna Romanello trasforma in materia il testo di Astrid Poier-Bernhard e quindi la pagina fino a dimensione di quadro.
Come un taccuino farmaceutico è un pro-memoria della trasformazione di segni, di gesti di evocazione, scrigno di found minerali e fotografici.
Nell’aprire il Portatile di perspex, evocazione della “Petite Cosmogonie Portative” di Queneau, si visualizzano i segni che rivelano la simbiosi tra immagine e parole segnalate dal testo. I sei fogli polivinilici rimandano ai sei capitoli di Queneau.
Gli interventi cromatici e del bulino, sono il linguaggio-macchina degli alfabeti cosmici evocati nel testo di Astrid.
Il Rame nel percorso alchemico, grazie all’OPUS/lavoro di trasformazione di sostanze allo stato embrionale in Materia Prima, attesta il passaggio attraverso uno stadio di maturità sotto la protezione di Venere.
Anna Romanello e Astrid Poier-Bernhard scavano insieme, con astuzia, un pozzo artesiano negli stadi geologici della parola per far scaturire una saggezza diversa: il Libro d’Artista.
Anna Giannandrea
