Chissà se il Giorno, la Notte, l’Aurora ed il Crepuscolo, corpi allungati e ritorti, dal volto sospeso, presenze rassicuranti nel rigoroso spazio Michelangiolesco delle Cappelle Medicee, ritroverebbero una nuova anima, grazie ad un’opera di Annaclara Zambon?
Le opere di Annaclara Zambon prendono forma soltanto grazie al corpo.
Ed il corpo, grazie a questa inaspettata “intrusione”, ritrova una nuova anatomia che si modifica a seconda dei diversi stati d’animo che l’intruso trasmette. Siano essi gioia, perplessità, stupore, serenità, paura.
Da una rigorosa conoscenza della tecnica di costruzione tessile il gesto, lo SFIBRARE, per l’artista diventa atto artistico.

Le Sfibre sono armature di seta, certe volte CERCHI, PIUME, RADICI, FILI, che possono essere guardate, evitate, toccate, desiderate, indossate, ma sempre SCELTE. Ogni armatura è strumento unico indispensabile, per ritrovare di fronte allo specchio una nuova seppur effimera consapevolezza di sè.