La secolare torre colombara accoglie le opere dell'artista trentina Annalisa Filippi. Addentrandoci in questa sequenza di vigorose suggestioni su tela ci accorgiamo che ogni lavoro racchiude in sé una storia da raccontare sviluppata in una calda materia cromatica. Le Cinque donne palladiane, per esempio, traggono ispirazione dalla leggenda di villa Valmarana ai Nani di Vicenza e dai nanetti di pietra che circondano la villa; oppure Il Prescelto si differenzia dalle altre figure perchè non "esplode" andando a connettersi con i bordi del quadro: il giallo diventa una sorta di liquido amniotico che accoglie la figura, quasi un embrione che sta prendendo via via forma. Il corpo umano viene plasmato dall'artista, descritto nelle linee essenziali, libero e nudo, appare bellissimo negli arabeschi anatomici e diventa la chiave di accesso per comprendere il filo conduttore dell'intera esposizione. Gli energici segni di grafite e di carboncino conducono il nostro sguardo alla scoperta di morbidi profili, sottolineati da pigmenti naturali, raffigurati come un groviglio di potenzialità inattese e di slanci imprevedibili. I corpi vengono paragonati a dei vasi modellati da quella stessa terra che accoglie il seme, lo protegge e lo trasforma. È la terra che dà vita. Il travaso tra un recipiente e l’altro ricorda il passaggio di conoscenze e di coscienza, di cultura e di esperienza. Si sprigiona in questo modo un’energia pulsante in un rosso sangue, vivace come il vino delle feste.
Francesca Rizzo

Annalisa Filippi | biografia
Nata a Trento, frequenta l’Accademia Internazionale d’Arte di Salisburgo, entra a far parte dell’Associazione degli Incisori Veneti e si diploma a pieni voti con lode in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1995 espone in mostre collettive e personali in Italia e all’estero. È stata selezionata e premiata in diversi concorsi. Nel 2013 fonda con un gruppo di artisti trentini l’Associazione di promozione culturale Giardino delle Arti.